Nel terzo trimestre di quest'anno i terminal portuali della
COSCO Shipping Ports, società che è controllata dal
gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping Holdings Co., hanno
movimentato un traffico dei container pari a 29,1 milioni di teu,
con un incremento del +4,8% sul corrispondente periodo del 2023, di
cui 20,3 milioni di teu (+5,2%) movimentati dai terminal nei porti
cinesi e 8,8 milioni di teu (+4,0%) dai terminal nei porti esteri.
Nella sola regione del Mediterraneo, nel terzo trimestre del
2024 i terminal portuali situati nel bacino orientale, a differenza
di quelli dal bacino occidentale più colpiti dagli effetti
della crisi nel Mar Rosso, hanno registrato una flessione dei volumi
di traffico: la Piraeus Container Terminal, la società che
gestisce i container terminal ai Pier II e III del porto del Pireo,
ha movimentato 1,15 milioni di teu (-3,8%), la Suez Canal Container
Terminal del porto egiziano di Port Said ha movimentato 967mila teu
(-3,5%), la Kumport Terminal del porto turco di Kumport (Istanbul)
ha movimentato 326mila teu (-6,0%), la COSCO Shipping Ports (Spain),
attiva nei porti spagnoli di Bilbao e Valencia, ha movimentato
970mila teu (+23,2%) e i terminal Vado Gateway (APM Terminals Vado)
e Reefer Terminal del porto italiano di Vado Ligure hanno
movimentato rispettivamente 108mila teu (+32,5%) e 14mila teu
(-16,9%).
Nei primi nove mesi di quest'anno il traffico totale nei
terminal del network di COSCO Shipping Ports è stato pari ad
oltre 83,1 milioni di teu, con una progressione del +6,8% sul
corrispondente periodo del 2023, di cui 57,8 milioni di teu (+8,1%)
nei terminal cinesi e 25,3 milioni di teu (+4,1%) nei terminal
esteri.