Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
19:19 GMT+1
TRASPORTO INTERMODALE
In crescita le spedizioni intermodali tra il porto di Trieste e la Slovacchia
L'obiettivo è di arrivare a 500 treni nel 2025
Trieste
15 novembre 2024
Dal 2016, anno del lancio dei primi treni diretti verso Dunajská
Streda, i traffici ferroviari tra il porto di Trieste e la
Slovacchia hanno mostrato un costante incremento arrivando nel 2023
ad un traffico annuo di circa 27.500 container teu con oltre 400
treni operati. Lo sviluppo dei trasporti intermodali su questa
direttrice è stato evidenziato oggi nel corso dell'evento
“Porto di Trieste - Slovacchia: Relazioni Economiche e
Opportunità” svoltosi alla Torre del Lloyd di Trieste.
Attualmente il porto di Trieste è collegato per via
ferroviaria con due principali destinazioni slovacche, Dunajská
Streda e Bratislava, e su queste linee sono operate rispettivamente
tre e due rotazioni settimanali. A partire dai prossimi mesi sono
previsti potenziamenti significativi, con l'obiettivo di arrivare a
500 treni nel 2025, triplicando il numero rispetto al 2017 quando i
collegamenti erano circa 150.
«Il potenziamento del servizio ferroviario tra Trieste e
la Slovacchia - ha rilevato il commissario straordinario
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Orientale, Vittorio Torbianelli, nel suo intervento - non è
solo un incremento dei numeri del trasporto merci, ma rappresenta un
elemento strategico per il rafforzamento delle relazioni logistiche
ed economiche fra l'area del Friuli Venezia Giulia con un Paese che
è già un importante mercato di riferimento del nostro
sistema e l'evento di oggi è un bel segnale in questa
direzione. E in prospettiva non dobbiamo dimenticare il ruolo della
Slovacchia come percorso di connessione con l'Ucraina».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore