Nel terzo trimestre di quest'anno i risultati economici della
compagnia di navigazione containerizzata ZIM hanno registrato una
forte crescita così come avvenuto nel periodo per le altre
aziende del mercato, accentuata progressione che, per la compagnia
israeliana, è stata accompagnata anche da un significativo
aumento dei volumi di carico trasportati dalla flotta.
Nel periodo luglio-settembre del 2024 i ricavi della ZIM sono
ammontati a 2,76 miliardi di dollari, con un rialzo del +117,2% sul
terzo trimestre dello scorso anno, di cui 2,40 miliardi generati
dalle spedizioni marittime movimentate dalla flotta (+143,7%),
inclusi 1,43 miliardi generati dai servizi transpacifici (+119,9%),
289,9 milioni dai servizi Asia-Europa (+159,3%), 257,2 milioni dai
servizi con l'America Latina (+131,9%), 248,2 milioni dai servizi
intra-asiatici (+50,9%) e 182,0 milioni di dollari dai servizi
transatlantici (+47,0%). Il valore del margine operativo lordo si è
attestato a 1,53 miliardi (+625,6%). Utile operativo e utile netto
sono stati pari rispettivamente a 1,23 miliardi e 1,13 miliardi
contro risultati di segno negativo per -2,28 miliardi e -2,27
miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2023.
Il rilevante aumento del volume d'affari del periodo
luglio-settembre di quest'anno è conseguenza del forte
apprezzamento del valore dei noli marittimi, che nel periodo è
stato pari mediamente a 2.480 dollari per container da 20' (teu)
trasportato (+117,7%). Nel trimestre i volumi di contenitori
trasportati dalla flotta hanno sono saliti alla quota record di
970mila teu (+11,9%), di cui 421mila teu trasportati sulle rotte
transpacifiche (+24,2%), 187mila teu sulle rotte intra-asiatiche
(-25,2%), 140mila teu sulle rotte transatlantiche (+40,0%), 130mila
teu dai servizi con l'America Latina (+58,5%), volume che
rappresenta un nuovo record storico per questo mercato, e 92mila teu
sulle rotte Asia-Europa (-4,2%).
Commentando gli ultimi risultati trimestrali, oggi il presidente
e amministratore delegato della ZIM, Eli Glickman, ha specificato
che «a contribuire al nostro rilevante terzo trimestre è
stata anche la decisione presa all'inizio dell'anno di aumentare la
nostra esposizione ai volumi spot nel traffico transpacifico».
Nei primi nove mesi del 2024 le navi portacontenitori della
compagnia israeliana hanno trasportato complessivamente 2,77 milioni
di teu, con una crescita del +10,9% sul corrispondente periodo dello
scorso anno, di cui 1,19 milioni di teu trasportati sulle rotte
transpacifiche (+26,7%), attività che ha generato ricavi pari
a 2,93 miliardi di dollari (+116,2%), 543mila teu movimentati dai
servizi intra-asiatici (-23,7%) che hanno generato ricavi pari a
535,6 milioni (+10,7%), 416mila teu trasportati sulle rotte
transatlantiche (+33,3%) con relativi ricavi pari a 503,3 milioni
(+0,3%), 372mila teu trasportati dai servizi con l'America Latina
(+86,9%) con ricavi pari a 587,4 milioni (+92,2%) e 245mila teu
trasportati sulle rotte Asia-Europa (-26,2%) con relativi ricavi
pari a 667,7 milioni (+53,7%).
Nei primi nove mesi di quest'anno il valore medio dei noli è
stato di 1.889 dollari/teu, con un incremento del +53,0% che ha
trainato la crescita dei ricavi che hanno totalizzato 6,26 miliardi
di dollari (+58,2%), di cui 5,23 miliardi prodotti dall'attività
della flotta di portacontainer (+69,6%). L'EBITDA è ammontato
a 2,72 miliardi (+217,1%). L'utile operativo e l'utile netto sono
stati di 1,87 miliardi e 1,59 miliardi di dollari rispetto a
risultati di segno negativo per -2,46 miliardi e -2,54 miliardi nel
periodo gennaio-settembre del 2023.
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