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TRASPORTO MARITTIMO
Ad ottobre il traffico navale nel canale di Suez è calato del -51,6%
Nei primi dieci mesi del 2024 la flessione è stata del -49,1%
Il Cairo
9 dicembre 2024
L'ulteriore acuirsi della crisi in Medio Oriente non lascia
presagire un prossimo rialzamento dell'intensità del traffico
navale nel canale di Suez che si è drasticamente ridotto da
gennaio scorso a seguito degli attacchi che i ribelli Houthi stanno
conducendo a partire dalla fine del 2023 contro le navi in transito
nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.
Un'ulteriore grave incognita sul futuro geopolitico della
regione, e quindi sulla possibilità che il traffico marittimo
nel canale egiziano torni alla normalità, si è
aggiunta con il crollo del regime degli Assad in Siria avvenuto
questo fine settimana dopo che la Russia ha abbandonato al suo
destino una nazione che da decenni costituiva il fulcro politico e
soprattutto militare degli interessi russi in Medio Oriente, e lo ha
fatto con giustificazioni risibili, come accorgersi che gli alauiti
«non rappresentano il nucleo della nazione siriana»,
come ha scoperto sabato “La Pravda” che ha sostenuto
l'interesse di Mosca ad appoggiare solo governi forti, che secondo
il quotidiano sono ad esempio l'attuale governo afghano e quello
della Corea del Nord, mentre il presidente siriano Bashar al-Assad,
che è riparato a Mosca, «si è rivelato debole
perché faceva affidamento sugli aiuti esteri (Iran e Russia),
diffondeva la corruzione e distruggeva l'esercito». O come
l'altrettanto sconcertante affermazione del ministro degli Esteri
russo, Sergei Lavrov, raccolta tra gli altri sabato dal quotidiano
economico “Kommersant”, secondo cui le navi russe
avevano lasciato negli ultimi giorni la storica base navale russa a
Tartus perché «nel Mar Mediterraneo si stanno svolgendo
esercitazioni navali».
In attesa di verificare quanto la crisi siriana peserà
sui traffici marittimi nella regione, intanto anche lo scorso
ottobre il numero di navi che hanno attraversato il canale di Suez è
risultato meno della metà di quello dell'ottobre 2023. I
transiti, infatti, sono stati solo 1.136, con un calo del
complessivo del -51,6%. Gli attraversamenti di navi cisterna sono
stati 407 (-42,3%) e quelli di navi di altro tipo 729 (-55,6%). Il
tonnellaggio SCNT totale delle navi transitate nel canale lo scorso
ottobre è ammontato a 40,4 milioni di tonnellate (-70,8%) e
il traffico navale ha generato introiti per le casse dello Stato
pari a 15,6 miliardi di sterline egiziane (312 milioni di dollari),
con una riduzione del -42,7% sull'ottobre dello scorso anno.
Nei primi dieci mesi del 2024 il traffico marittimo nel canale è
stato di 11.207 navi, con una diminuzione del -49,1% sul
corrispondente periodo dello scorso anno, di cui 4.189 navi cisterna
(-40,9%) e 7.018 navi di altra tipologia (-53,0%). Il tonnellaggio
SCNT delle navi transitate si è attestato globalmente a 447,5
milioni di tonnellate (-66,0%) e il valore dei diritti di transito
pagati dalle navi è stato pari a circa 135,3 miliardi di
sterline egiziane (-48,8%).
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