Oggi a Bruxelles si è tenuto un vertice della NATO sulla sicurezza delle infrastrutture sottomarine che ha avuto lo scopo di esaminare le modalità per accrescere la consapevolezza della situazione e migliorare la condivisione delle informazioni e le misure di deterrenza e difesa contro possibili attacchi. «Sfruttare l'innovazione e la tecnologia, anche attraverso un maggiore rilevamento e monitoraggio per individuare attività sospette nei pressi di infrastrutture sottomarine critiche - ha sottolineato l'ambasciatore Jean-Charles Ellermann-Kingombe, assistente segretario generale della divisione Innovation, Hybrid and Cyber (IHC) della NATO - è un obiettivo fondamentale. Questo - ha specificato - non è un problema nuovo per la NATO, ma è un problema che richiede una cooperazione ancora più stretta tra attori civili e militari di fronte all'intensificarsi delle campagne ostili, anche da parte della Russia».

Lo scorso mese la NATO ha aperto il nuovo Maritime Centre for the Security of Critical Undersea Infrastructure presso il Comando marittimo dell'alleanza nel Regno Unito e all'inizio di quest'anno ha creato un Critical Undersea Network con l'obiettivo di migliorare la condivisione delle informazioni e il coordinamento per la sicurezza dei cavi e delle condotte sottomarine.