L'Impresa Portuale “L. Maresca” srl e la Compagnia
Lavoratori Portuali Lodovico Maresca scarl, società che
operano servizi portuali nel porto di Imperia Oneglia
rispettivamente ai sensi degli articoli 16 e 17 della legge 84/94,
chiedono che lo scalo portuale dell'estremo ponente ligure venga
posto sotto la gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del
Mar Ligure Occidentale che attualmente sovrintende alle attività
dei porti di Genova e Savona-Vado Ligure. «Il nostro -
spiegano le società in una nota - è un piccolo porto
polifunzionale e dispone di spazi interessanti per diverse tipologie
di traffico di navi di piccole dimensioni, ro-ro e lo-lo. Ci
auguriamo che con l'inizio del nuovo anno il presidente della
Regione Liguria, Marco Bucci, dia seguito all'impegno assunto nel
corso della sua campagna elettorale avviando l'iter di passaggio del
porto di Imperia Oneglia nella Autorità di Sistema Portuale
del Mar Ligure Occidentale. La specializzazione di nicchia del
nostro porto, una volta integrata nel sistema logistico del Mar
Ligure Occidentale, è un tassello importante per la gamma
delle soluzioni su misura sostenibili, sempre più richieste
dai mercati del commercio verso il Nord Italia e l'Europa, con
beneficio diretto anche del territorio e degli abitanti di Imperia».
Le due società hanno evidenziato che «il 2024 ha
confermato la strategicità del porto commerciale di Imperia
Oneglia che permette di bypassare in modo efficiente e competitivo
il congestionamento del valico alpino di Ventimiglia collegato alla
A10. Il traffico di cemento sfuso imbarcato a Nizza e sbarcato a
Oneglia per rifornire i grandi cantieri edili del Nord Italia, nel
2024 ha raggiunto 46mila tonnellate, eliminando circa 3.000 camion
dalla strada, a beneficio della sicurezza della circolazione e
dell'ambiente. Oltre a questo, il porto ha movimentato
all'imbarco/sbarco con navi “Lo-Lo” di una compagnia
olandese, più di 1.800 tonnellate di yacht diretti sia ai
refitting del sud Turchia che ai porti del nord Europa con un
incremento annuale del 65% rispetto agli anni passati».