Martedì alla TownHall Europe a Bruxelles si è
tenuto l'evento di lancio dell'European Maritime Skills Forum
(EMSF), un'iniziativa congiunta dell'European Transport Workers'
Federation (ETF) e dell'European Community Shipowners' Associations
(ESCA) il cui obiettivo è di identificare il divario di
competenze che emerge dalla transizione digitale e verde del settore
marittimo e a discutere della carenza di lavoratori marittimi e
della mobilità limitata tra posizioni a terra e a bordo delle
navi. L'iniziativa, ufficialmente supportata dalla Commissione
Curopea, riunisce le parti marittime interessate di tutta Europa.
Il Forum si basa sui risultati del progetto SkillSea finanziato
dall'UE, che ha identificato sfide chiave come la carenza di
professionisti marittimi, l'evoluzione della domanda di competenze e
la necessità di una migliore cooperazione tra gli
stakeholder.
«La nuova iniziativa congiunta - ha spiegato il segretario
generale dell'ECSA, Sotiris Raptis - rafforza la stretta
cooperazione tra i sindacati e l'industria. Mira a unire le forze,
creare sinergie, migliorare la cooperazione e riunire le parti
sociali, i decisori politici, i fornitori di formazione marittima e
gli istituti di ricerca. Il rapporto Draghi - ha ricordato Raptis -
individua un divario di competenze nell'economia europea,
evidenziando che 250.000 marittimi dovranno essere qualificati e
riqualificati entro la metà del 2030 nella sola Europa per la
transizione verde e digitale. L'European Maritime Skills Forum è
un passo importante nella costruzione di un sistema di formazione e
istruzione a prova di futuro per l'industria marittima europea».
Ricordando la trasformazione verde e digitale che sta
caratterizzando il settore marittimo, Livia Spera, segretario
generale dell'ETF, ha specificato che, «al centro di questa
transizione, vogliamo mettere l'elemento umano, garantendo migliori
condizioni di lavoro, creando posti di lavoro di qualità e
rendendo la professione più attraente e inclusiva. Dando
priorità a un approccio giusto e incentrato sull'uomo - ha
aggiunto - possiamo supportare i marittimi attraverso iniziative
mirate di aggiornamento e riqualificazione, senza lasciare indietro
nessuno. Ciò è essenziale per sbloccare un futuro
sostenibile ed equo per il trasporto marittimo».