
Il gruppo Setramar ha reso noto un ulteriore passo nel proprio
percorso di sviluppo con la finalizzazione di un rifinanziamento
della propria struttura finanziaria attraverso l'emissione di senior
secured notes sottoscritte da PGIM, tra i principali investitori
istituzionali a livello globale. Oggi il gruppo Setramar movimenta
sei milioni di tonnellate di merci secche all'anno nel porto di
Ravenna, con l'obiettivo di superare i sette milioni di tonnellate
nei prossimi tre anni. Il piano industriale 2025-2029 prevede una
crescita sostanziale del business accompagnata da investimenti in
arco piano pari a 30 milioni di euro destinati a nuovi magazzini
attrezzati con carro ponte, rafforzamento dei raccordi ferroviari
nei terminal e il rinnovamento degli equipment di terra (gru di
banchina, mezzi di sollevamento e di trasporto orizzontale).
Setramar ha evidenziato che l'operazione di rifinanziamento
«rappresenta un importante segnale di fiducia da parte del
mercato, a riprova della solidità del piano di crescita della
società, che già conta sul pieno sostegno
dell'azionista di maggioranza Davidson Kempner e di One33, suo
partner operativo per gli investimenti in Italia. Il coinvolgimento
di società di investimento a livello globale - ha
sottolineato l'azienda - è un ulteriore riconoscimento della
centralità di Ravenna come hub di riferimento nei traffici
delle rinfuse solide a livello nazionale ed europeo».
«Questa operazione - ha spiegato l'amministratore delegato
del gruppo Setramar, Carlo Merli - rappresenta una tappa cruciale
per il nostro percorso di crescita e costituisce anche un'ulteriore
conferma della solidità del nostro piano industriale e della
fiducia che i nostri azionisti e il mercato ripongono in noi. Il
nostro programma di sviluppo prevede il consolidamento della
presenza di Setramar nel porto di Ravenna e in Adriatico, dove oggi
operiamo con quattro terminal e due società di servizi. I
nostri obiettivi sono chiari: investire nelle infrastrutture laddove
si rende necessario un rinnovamento, accrescere la capacità
dei nostri servizi e continuare a generare valore per il territorio
e per i nostri partner, rafforzando al tempo stesso il ruolo
strategico del porto di Ravenna nel Mediterraneo».
Nell'operazione il gruppo Setramar è stato assistito da
Mediobanca e dagli studi legali Linklaters e Clifford Chance. PGIM
si è avvalsa del supporto dello studio legale Ashurst.