
«Il porto del Pireo apparterrà per sempre al popolo
greco. Non è uno strumento per minare la prosperità e
la stabilità regionale e non deve in nessun caso diventare
vittima di uno scontro geopolitico». Lo ha affermato il
portavoce dell'Ambasciata della Cina in Grecia, rispondendo a
dichiarazioni della neo ambasciatrice statunitense in Grecia,
Kimberly Guilfoyle, che aveva espresso rammarico per il fatto che il
gruppo armatoriale cinese COSCO avesse acquisito il controllo del
porto greco del Pireo nel 2016
(
dell'
11
agosto 2016).
«Il nuovo ambasciatore statunitense in Grecia, durante la
sua intervista - ha evidenziato il portavoce dell'ambasciata cinese
- ha lanciato attacchi infondati contro gli investimenti e la
gestione del porto del Pireo da parte di imprese cinesi. Ciò
costituisce una ostile denigrazione della normale cooperazione
commerciale sino-greca e una grave ingerenza negli affari interni
della Grecia. Queste dichiarazioni, permeate da una mentalità
da Guerra Fredda e da una logica egemonica, contraddicono l'etica
professionale fondamentale di un diplomatico e rivelano appieno
l'intenzione fraudolenta degli Stati Uniti di servire i propri
interessi geopolitici, sfruttando il porto del Pireo e persino la
Grecia. La Cina esprime la sua profonda insoddisfazione e la sua
ferma opposizione a tale affermazione».
«Cina e Grecia - ha proseguito il portavoce - sono amiche,
si sostengono a vicenda nei momenti difficili e collaborano per il
reciproco vantaggio. La cooperazione tra i due Paesi si basa
esclusivamente sul sostegno reciproco, senza calcoli geopolitici;
non prende di mira terze parti né ne è influenzata.
Quando la Grecia stava affrontando la crisi del debito, la Cina ha
dato una mano, consentendo al porto del Pireo di svilupparsi fino a
diventare uno dei principali porti del Mediterraneo e dell'Europa,
creando decine di migliaia di posti di lavoro e apportando
significativi benefici economici alla Grecia. Il successo degli
investimenti cinesi nel porto del Pireo non è solo un modello
di cooperazione commerciale sino-greca, ma anche una testimonianza
del reciproco sostegno dei due popoli nei momenti difficili. In
futuro, le imprese cinesi continueranno ad aumentare i loro
investimenti e, insieme al laborioso e saggio popolo greco,
contribuiranno ad un ulteriore sviluppo del porto».
Riprendendo quanto riferito da alcuni media, secondo cui
l'ambasciatrice americana avrebbe invitato la Grecia ad estromettere
l'azienda statale cinese dal porto del Pireo, mentre Guilfoyle
Guilfoyle sembra piuttosto aver sottolineato la volontà del
governo statunitense di incrementare la presenza americana in altri
scali portuali greci a partire dal quello di Eleusi
(
del 18
novembre 2025), il portavoce dell'ambasciata cinese ha concluso
rilevando che, «in un momento in cui il porto del Pireo si sta
sviluppando rapidamente, l'America, con intenzioni egoistiche, sta
incitando la Grecia a recedere dai suoi obblighi contrattuali e a
vendere il porto: questa pratica - ha aggiunto - è un tipico
esempio di imposizione del proprio pensiero sugli altri e rivela una
mentalità che tenta di minare la stabilità. Questi
trucchi, che rivelano il fatto che l'America giudica gli altri per
il proprio bene e ovviamente serve ai propri scopi, sono destinati
al fallimento di fronte al popolo greco, portatore di millenni di
civiltà e saggezza. Consigliamo all'ambasciatrice di
riflettere seriamente sulle sue dichiarazioni con cui ha offeso il
popolo greco e di assicurarsi che le sue azioni siano il linea con
il suo status e che siano utili al popolo greco».