
Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar
Ligure Orientale, con proprio decreto, ha approvato il piano per il
conferimento presso la nuova diga foranea di Genova dei sedimenti di
dragaggio del porto della Spezia. L'ente portuale ha specificato che
in questa prima versione, suscettibile di aggiornamenti come
previsto dalla normativa di riferimento, il piano riguarda il
trasferimento di 282.000 metri cubi provenienti dal dragaggio del
terzo bacino del porto mercantile da effettuare nel corso del 2026
con la finalità di approfondire i fondali e renderli agibili,
ai fini della navigazione, alle navi portacontainer dirette
all'ampliato terminal Ravano.
L'approvazione del piano fa seguito alla sottoscrizione lo
scorso agosto di un accordo fra l'AdSP del Mar Ligure Occidentale e
quella del Mar Ligure Orientale per il riutilizzo dei materiali
provenienti dalle operazioni di dragaggio nei porti della Spezia e
di Marina di Carrara
(
del 18
agosto 2025).
Come previsto dalla norma, il piano di conferimento completo di
tutti gli allegati, fra cui il piano di monitoraggio ambientale
delle attività da svolgere sia nel porto della Spezia che
presso la costruenda diga di Genova, sarà adesso inviato alla
Regione Liguria, all'Arpal e alla ASL che dovranno esprimere il
parere vincolante di competenza. Infine, il documento sarà
approvato dal commissario straordinario Marco Bucci, presidente
dell'ente regionale, mediante specifico decreto che costituirà
il titolo abilitativo all'esecuzione dell'intervento.
L'authority portuale spezzina ha evidenziato che quella con
l'altra AdSP ligure è «un'intesa di portata strategica
destinata a diventare un modello per la cooperazione tra enti
pubblici che apre la strada a concrete pratiche di economia
circolare nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali
riducendo lo sfruttamento delle materie prime e salvaguardando
l'ambiente. Infatti - ha precisato l'ente - il riuso dei sedimenti
dragati non solo evita sprechi, ma riduce l'impronta ecologica
complessiva dell'opera, contribuendo agli obiettivi di
decarbonizzazione e alla promozione dell'economia circolare».