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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXV - Numero 10/2007 - OTTOBRE 2007
Trasporto ferroviario
I nuovi sviluppi delle ferrovie cinesi
Nel 2006, la Cina ha rappresentato il 30,9% (con
74,7 milioni di TEU) dei risultati dei primi 30 porti
containerizzati del mondo.
Con una crescita media dei primi 10 porti del
paese attestata a circa il 23% all'anno, e con Shanghai in
vista dell'incoronazione quale principale porto mondiale per
volumi di contenitori, la costruzione delle ferrovie cinesi non è
mai stata così urgente.
La CRCTC (China Railway Container Transport Corp)
è la branca commerciale appartenente allo stato del settore
ferroviario sotto la gestione del Ministero delle Ferrovie.
Il suo ruolo comprende il trasporto di contenitori
internazionale e nazionale: deposito, imballaggio, consolidamento,
distribuzione e vari servizi logistici.
Il principale punto di forza delle vendite per la
CRCTC consiste nel fatto di poter offrire un numero fisso di
treni-blocco di contenitori “per destinazioni fisse, tempi
prefissati, tratte fisse e prezzi fissi”, basati sulle
esigenze dei clienti.
I suoi treni-blocco containerizzati a due strati
che viaggiano da Shanghai a Pechino sono i primi di questo tipo
nell'ambito dell'attività di trasporto
ferroviario in Asia.
Come spiega il vicepresidente della CRCTC, Qian,
“il governo cinese attribuisce grande importanza alla
realizzazione delle infrastrutture e specialmente allo sviluppo
delle ferrovie.
Adesso, poi, la loro attenzione verso la
costruzione delle ferrovie non ha precedenti.
Aggiunge Qian: “A causa delle
caratteristiche geografiche della Cina con il suo vasto hinterland,
le ferrovie svolgono un ruolo chiave nei trasporti in tutto il
paese, compresa la movimentazione di merci e passeggeri”.
Continua Qian: “Al momento, l'estensione
operativa delle ferrovie cinesi è di oltre 70.000 km.
Il Ministero delle Ferrovie sta implementando una
strategia finalizzata ad accelerare i piani per lo sviluppo entro il
2010, in modo da poter incrementare le operazioni delle ferrovie
cinesi fino a 100.000 km”.
Qian spiega che le autorità ferroviarie
cinesi stanno altresì costruendo linee dedicate ai servizi
passeggeri che comporteranno la separazione fra il trasporto di
persone e quello di merci, incrementando di conseguenza la capacità
del trasporto merci
Saranno anche ammodernati qualcosa come 15.000 km
dei binari esistenti.
Ai sensi del piano di sviluppo ferroviario
approvato dal governo, si dice che verranno allestiti 4.000 km di
nuovi binari, mentre 3.000 km di quelli esistenti saranno
elettrificati ogni anno, e saranno immessi in servizio treni merci
ad alta capacità.
L'intento è quello di ottenere il 30%
di passeggeri in più ed il 30% di merci in più entro
il 2010 allo scopo di gestire la forte domanda di trasporto
ferroviario.
La velocità dei treni merci è stata
aumentata da 60 km/h a 120 km/h su 14.000 km di linea; tale velocità
sarà garantita su tutte le tratte entro il 2010.
Al fine di avere un parametro di confronto con i
programmi di costruzione della Cina, consideriamo che gli Stati
Uniti, che hanno dimensioni simili, nel 2004 disponevano di 226.605
km di ferrovie, più del doppio della lunghezza delle linee
che la Cina intende conseguire entro il 2010.
In passato, la Cina ha fatto grande affidamento
sulle ferrovie quale modalità economica di trasporto per la
movimentazione delle proprie forniture di energia e delle materie
prime, ma i traffici containerizzati avevano fruito di una priorità
assai minore.
La China ha costruito altri 6.500 km negli ultimi
cinque anni (con un incremento del 9,5%), ma questo non è
stato sufficiente a tenere il ritmo con il suo tasso di crescita
annua del 9%.
Qian precisa le specifiche proposte: “Per il
trasporto dei contenitori, la CRCTC, unitamente ad altre sei società
nazionali ed internazionali, ha costituito un'associazione tra
imprese, denominata CUIRC (China United International Railway
Containers Corporation and Logistics)”.
La CRCTC ne è il maggiore azionista, con
una quota del 34%.
La Zim Integrated Shipping Services, con sede in
Israele, la CMA CGM, con sede in Francia, e la Deutsche Bahn, con
sede in Germania, hanno effettuato un investimento dell'8%
ciascuna nel progetto.
Questa associazione si occuperà della
costruzione, della operatività e della gestione di 18 centri
logistici.
Ci si aspetta che la costruzione della maggior
parte di questi centri possa essere completata entro il 2010.
Per ora, sono stati ultimati Kunming e Shanghai;
quest'anno, inizierà la costruzione di altri quattro, a
Qingdao, Zhengzhou, Chongqing e Dalian.
Aggiunge Qian: “Per il trasporto dei
contenitori ferroviario, l'incremento dei volumi è
attestato a circa il 13% all'anno.
Il consiglio di stato ha approvato nel 2004 il
piano della rete ferroviaria a medio e lungo termine.
Secondo tale programma, un aspetto importante è
costituito dalla realizzazione di tre corridoi: quello per il
trasporto di passeggeri, quello per il trasporto del carbone e
quello per il trasporto di contenitori su carri a doppio strato.
Entro il 2010, la tratta complessiva di
quest'ultimo corridoio raggiungerà i 16.000 km.
Adesso abbiamo treni containerizzati a due strati
che viaggiano su questa tratta da Pechino a Shanghai ed anche da
Qingdao a Zhengzhou”.
La CRCTC sta realizzando la progettazione,
costruzione e gestione delle operazioni, per complessivi 12 miliardi
di RMB (1,6 miliardi di dollari), di 18 centri logistici ferroviari
per contenitori in tutta la Cina, tra cui Zhengzhou, Pechino,
Harbin, Shenyang, Dalian, Tianjin e Qingdao nel nord e nord-est,
Wuhan, Shanghai e Ningbo nel medio oriente del paese e Xian,
Lanzhou, Urumqi, Chengdu, Chonqing e Kunming nell'ovest e
nord-ovest.
Anche le città meridionali di Guangzhou e
Shenzhen saranno comprese nel progetto.
Convogli di treni-blocco a doppio strato
copriranno la rete che al proprio centro ha Shanghai.
Si dice che quest'anno il governo cinese si
accinga ad investire 256 miliardi di RMB (34 miliardi di dollari) in
costruzioni ferroviarie con il supporto di fondi stranieri.
Esso introdurrà altresì investimenti
strategici e quoterà in borsa alcune società di
trasporto al fine di reperire capitali.
Un portavoce della CMA CGM Pechino ha dichiarato:
“Questa è davvero la prima volta che il Ministero delle
Ferrovie sviluppa l'intermodalismo e si affida alla nostra
esperienza per farlo.
Ciò, peraltro, implica un cambiamento
culturale da parte dei nostri partners cinesi.
In precedenza, le province cinesi non erano
riuscite a creare grossi centri logistici a causa di una struttura
industriale composta da una miriade di piccole imprese di
autotrasporto sparse su tutto il territorio.
I centri intermodali ferroviari naturalmente
attireranno e concentreranno molte attività logistiche,
grazie alla loro elevata capacità di movimentazione ed alla
conseguente efficienza.
Il ritorno sia economico che sociale del progetto
è elevato, di modo che i clienti e le autorità locali
lo supportano attivamente.
Si tratta di una situazione assai favorevole per
cambiamenti culturali morbidi e repentini”.
Xian Qian Hua, presidente della Zim Integrated
Shipping Services, con sede a Shanghai, aggiunge: “Il governo
centrale della Cina ha intrapreso una politica a lungo termine
finalizzata a spostare la base manifatturiera dalla costa alle zone
interne; ciò comporterà l'aumento dei carichi
attraverso il paese ed i volumi dei contenitori dall'interno
alla costa ed oltremare”.
Xiang ha spiegato che gli attuali risultati
containerizzati per ferrovia della società sono alquanto
limitati, meno del 3%, in linea con il mercato complessivo, ma che
l'incremento potenziale è enorme.
“La rete di 18 terminal e treni-blocco
cambierà totalmente l'attuale situazione di marketing,
il che può essere descritto come un cambiamento culturale
verso l'intermodalismo”.
Anche la CMA CGM ha commentato che, a novembre
dello scorso anno, la CRCTC ha inaugurato quattro treni-blocco
regolari, impegnandosi quanto alla puntualità ed alla
disponibilità degli spazi.
“Ad aprile di quest'anno, la CRCTC ha
lanciato un programma aggiuntivo inerente ad oltre 90 di tali
treni-blocco che diventeranno gradualmente operativi.
Questa iniziativa sta cambiando l'intero
paesaggio del trasporto terrestre in Cina e riflette la volontà
del governo centrale.
In parte, ciò è dovuto al fatto che
l'autotrasporto è considerato insicuro a causa del
sovraccarico e della cattiva manutenzione degli automezzi, oltre
all'aumento dell'inquinamento, mentre il trasporto
fluviale su chiatte è limitato a certe zone”.
Tuttavia, la CMA CGM ha altresì
sottolineato che la domanda di trasporto ferroviario eccede ancora
la capacità.
“La speranza risiede nel fatto che il
Ministero delle Ferrovie sta allestendo un'impressionante rete
infrastrutturale che comprende 16.000 km di binari per convogli
ferroviari adibiti al trasporto di contenitori a doppio strato, la
quale collegherà i 18 hub ferroviari che la CMA CGM sta
contribuendo a sviluppare.
Questa infrastruttura, che inizierà le
operazioni dal 2009/2010, segue lo stesso rapido ritmo che si
sarebbe potuto osservare alcuni anni fa per le autostrade”.
La CMA CGM attualmente utilizza i tradizionali
corridoi di trasporto merci di Harbin-Changchun-Shenyang-Dalian e
Xian-Zhengzhou-Tianjin o Qingdao, di
Chengdu-Chongqing-Wuhan-Shanghai e di Kunming-Guangzhou-Shenzhen.
Con i suoi 62 uffici in Cina, la società -
che trasporta più di 2 milioni di TEU su 28 servizi - ha
molto da guadagnare dalle nuove infrastrutture dal momento che esse
collegano le sue navi con una modalità trasportistica
affidabile ed alta capacità.
Qian della CRCTC commenta: “Nel corso
dell'11° periodo quinquennale, la scala delle costruzioni
ha superato quella di qualsiasi altro periodo della storia.
Il Ministero delle Ferrovie controlla la
realizzazione dei corridoi e questa società tiene sotto
monitoraggio lo sviluppo dei centri logistici.
Una volta sviluppato il trasporto passeggeri
ovvero una volta che sarà stata incrementata la capacità
di trasporto delle persone, potremo ottenere più capacità
per il trasporto delle merci.
L'anno scorso, i volumi ferroviari
containerizzati della Cina hanno totalizzato 3,16 milioni di TEU con
un predominio dei carichi nella Cina orientale”.
Una recente indagine condotta dalla londinese
Drewry Consultants ha rivelato come la Cina attualmente spenda circa
il 18,5% del proprio PIL in logistica, rispetto al 10% dell'Europa
o degli USA.
Si stima altresì che appena l'1% dei
contenitori caricati o scaricati presso i porti cinesi siano
consegnati nell'entroterra per ferrovia.
Il rapporto afferma che connessioni sviluppate per
il trasporto e la logistica sono decisive affinché la Cina
conservi la propria competitività, dato che i produttori
vanno alla ricerca di minori costi operativi nell'interno.
Tuttavia, Qian è stato svelto a far notare
i vantaggi della ferrovia rispetto alla maggiormente sviluppata rete
stradale del paese.
“Per le distanze minori di 500 km, la strada
sarà più pratica in termini di metodi di trasporto e
prezzi.
Specialmente in Cina, dal momento che le nostre
autostrade sono molto sviluppate, i caricatori preferiscono
l'autotrasporto.
Per le distanze più lunghe, peraltro, la
ferrovia dispone di vantaggi molto maggiori.
In primo luogo, si tratta di un'operazione
nell'arco delle 24 ore e senza l'influsso negativo delle
condizioni meteorologiche (le strade, ad esempio, possono essere
chiuse per la nebbia).
In secondo luogo, noi abbiamo prezzi fissi decisi
dal nostro governo, laddove invece è più probabile che
i costi dell'autotrasporto siano soggetti a cambiamenti”.
Sebbene Qian non abbia voluto dare indicazioni
circa il periodo temporale medio per gli accordi tariffari,
aggiunge: “Il nostro governo è molto prudente quando si
tratta di apportare modifiche alla struttura tariffaria, di modo che
in genere essa viene mantenuta sugli stessi livelli almeno per
alcuni anni.
La predisposizione delle tariffe relative al
trasporto ferroviario è molto importante e molto complicata”.
Qian ha spiegato che esiste una divisione
trasporto merci nell'ambito del Ministero delle Ferrovie che
si occupa delle tariffe.
“Il terzo vantaggio è di natura
ambientale, in termini di risparmio di energia, mentre il quarto è
costituito dal fatto che i treni possono trasportare molti carichi
in più rispetto ai camion che si attestano a circa 45.000
tonnellate”.
Riferendosi alla rete ferroviaria complessiva che
una volta ultimata disporrà di 740 stazioni situate in 30
province, Qian riprende in modo entusiasta: “Nel 2010, il
completamento dei centri logistici apporterà grandi sviluppi,
in termini sia quantità che di qualità, al trasporto
ferroviario cinese.
Il nostro obiettivo è che i volumi di
traffico dei containers possano raggiungere i 10 milioni di TEU e
che la costruzione dei centri logistici possa comportare un grande
miglioramento dei treni-blocco, ad esempio in termini di puntualità…
Attualmente, esiste un buon numero di stazioni per la movimentazione
dei containers in tutto il paese e molte di loro sono molto piccole
quanto alle infrastrutture retrostanti”.
Conclude Qian: “Dopo la realizzazione dei
centri logistici, conseguiremo una impostazione tale da comprendere
18 di questi centri e 100 stazioni per la movimentazione dei
containers in 40 città.
Perciò, in genere la costruzione di questi
centri logistici condurrà al miglioramento del trasporto
ferroviario cinese in termini di livello dei servizi, qualità
ed efficienza operativa”. (da:
Containerisation International, settembre 2007, pag. 69)
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