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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXV - Numero 10/2007 - OTTOBRE 2007
Leasing
L'ascesa della XINES
Il mutato mercato degli ultimi tre anni ha
apportato nuove sfide all'industria di noleggio della
logistica, così come l'avvio di nuove imprese.
Tra queste ultime, la più in vista è
la XINES Ltd che dato il via alle operazioni nell'aprile 2005,
e già da subito ha traguardato con decisione il proprio
ingresso nella classifica dei maggiori operatori.
La società è supportata da
investitori di Hong Kong, ma ha il proprio quartier generale
operativo ad Amburgo ed uffici regionali in Cina, a Taiwan, in Sud
Corea, Giappone e Brasile (così come in Germania e a Hong
Kong).
La sua flotta ha raggiunto i 170.000 TEU alla fine
di luglio, quando la sua composizione comprendeva circa 115.000 TEU
di equipaggiamento dotato del logo della XINES, oltre ad altri
55.600 TEU recanti i colori di varie linee di navigazione.
Questi ultimi sono stati acquistati da un diverso
finanziatore nel corso di giugno del 2006 in occasione di una
transazione eccezionale, e potrebbero ancora essere rivenduti
nuovamente in qualche momento del futuro.
La XINES ha acquisito la propria dotazione di box
al crescente ritmo di 3.000-5.000 TEU al mese dal momento del suo
lancio, arrivando sino a 25.000 TEU alla fine del 2005 e ad 85.000
TEU al momento del secondo anniversario della società, ad
aprile di quest'anno.
Essa attualmente effettua operazioni solamente con
equipaggiamento standard per carichi secchi, suddiviso
approssimativamente in 65% di 20 piedi, 8% di 40 piedi e 27% di 40
piedi high-cube alla metà della 2007.
La maggior parte dell'equipaggiamento è
stata noleggiata per una durata iniziale standard a lungo termine di
cinque anni.
La XINES è guidata dal presidente nonché
maggiore azionista Mark Wilkinson, che ha avuto un ruolo decisivo
nella creazione della società.
Il suo coinvolgimento nel settore contenitori dura
da 20 anni, in varie società quali ITS, CMA e, da ultimo,
Capital Lease.
Egli è stato, infatti, il secondo
dipendente ad entrare nella Capital, nel 1997, e ha trascorso otto
anni lavorando in tutti i suoi dipartimenti che contano, salendo
fino alla posizione di vice presidente esecutivo.
Wilkinson ha lasciato la Capital all'inizio
del 2005, quando è stato contattato da un investitore
interessato a finanziare una società che apportasse un nuovo
marchio nel settore del leasing.
Quest'ultimo “sentiva che l'iniziativa
fosse giusta” e che il periodo trascorso alla Capital aveva
dato a Wilkinson l'esperienza necessaria a far partire da zero
una ditta di noleggio di box.
Sebbene aspiri a raggiungere alla fine la testa
della classifica, Wilkinson è al momento desideroso di
gestire al meglio la crescita della XINES, piuttosto che aspirare
ciecamente all'espansione della flotta di per se stessa.
Spiega infatti: “Se la società cresce
troppo rapidamente, crea problemi non necessari, sebbene un
incremento troppo lento, al contrario, non riesca a conseguire le
economie di scala necessarie per imporsi sul mercato”.
Wilkinson riferisce, tuttavia, che la XINES sin
dall'inizio ha ricevuto un buon sostegno dalla clientela, dai
fornitori e dagli investitori, il che fa ben sperare per il futuro.
La crescita iniziale della XINES, a giudizio di
Wilkinson, è anche coincisa con sottili ma fondamentali
cambiamenti in ordine allo stile ed alla sostanza della moderna
attività di leasing di contenitori.
Poiché in misura sempre maggiore ben poche
sono le differenze tra i singoli operatori, in termini delle loro
rispettive gamme di prodotto o di portafoglio noleggi, la qualità
della gestione e del personale diventa sempre più importante.
Anche il fiuto per i finanziamenti di un
noleggiatore si è guadagnato un posto in prima fila negli
ultimi anni, dal momento che i ritorni sull'investimento si
sono ridotti ed il costo (piuttosto che la disponibilità) del
capitale è diventato decisivo.
Nello spiegare che l'attività di
noleggio dei box è ora molto più standardizzata di
quanto non sia mai stata prima, Wilkinson afferma che “migliore
è la gente che lavora con te, migliori sono i risultati
ottenuti”.
Ciò può riferirsi in eguale misura
alla raccolta di finanziamenti, all'approvvigionamento di
contenitori, alla contrattazione di termini e condizioni tariffarie
ed alle attività correlate che ne conseguono.
A questo fine, la XINES ha messo assieme una
squadra relativamente giovane, con alcuni manager reclutati al di
fuori dell'attività relativa ai containers, nel
tentativo di apportare nuove prospettive al settore.
Tra loro vi sono Sven Klabe, vice presidente del
marketing, proveniente dall'organizzazione Hertz, e Kai
Hopfner, vice presidente finanze ed amministrazione, proveniente
dalla Ernst and Young.
Sebbene egli ammetta che questo influsso di
“sangue esterno” abbia costituito una sfida, la svelta
abilità e la composita esperienza di tale personale ha in
genere apportato di per sé un nuovo dinamismo.
Wilkinson sostiene altresì che le ditte di
noleggio di box oggi hanno bisogno di una approfondita conoscenza
delle opzioni finanziarie, dal momento che il costo del capitale
rappresenta il principale fattore determinante delle tariffe di
noleggio e sempre più esso decide la scelta delle linee di
navigazione a favore del leasing piuttosto che
dell'acquisto/finanziamento diretto del proprio
equipaggiamento.
Di conseguenza, le relazioni tra una ditta di
noleggio ed i suoi finanziatori stanno diventando altrettanto
importanti di quelle che si intrattengono con i clienti.
A questo riguardo, il leasing di contenitori oggi
non è molto diverso da molti altri settori di primaria
importanza dell'industria ed è meno in grado di stare
in commercio con l'approccio più particolare adottato
in passato da certe società e da taluni singoli.
Il finanziamento della XINES finora è stato
poco diverso da quello di molti suoi concorrenti, dal momento che è
stato fatto ampiamente uso di finanziamenti tramite acquisto di
quote azionarie da parte di privati sin dall'inizio.
Tuttavia, Wilkinson ha affermato che si è
fatto ricorso anche al credito bancario e che quest'ultimo ha
guadagnato importanza man mano che la società maturava ed
entrava nella fase di crescita successiva.
Dichiara infatti: “Anche se la maggior parte
delle banche sono oggi ricettive all'idea di investire in
equipaggiamento containerizzato, dato che comprendono meglio i
rischi correlati a questa categoria di beni, non è ancora
possibile far crescere una società molto giovane utilizzando
il solo finanziamento bancario, poiché molti di coloro che
concedono prestiti richiedono precise garanzie prima di impegnarsi.
Il finanziamento privato mediante acquisto di
quote, invece, da tempo è riuscito a colmare il divario e,
sebbene sia più costoso, in genere è più
abbondante e facilmente accessibile”.
E questo è ciò che certamente è
avvenuto nel corso dell'ultimo decennio; le cose, peraltro,
potrebbero cambiare in futuro, dal momento che alcune fonti di
finanziamento ad opera di privati potrebbero essere dirottate verso
altri settori industriali - ad esempio quello delle linee aeree -
dai quali essi sperano di ricavare migliori ritorni.
Wilkinson suggerisce che alcune fonti di
finanziamento privato potrebbero venir meno tutte assieme, dal
momento che i ritorni sugli investimenti sono soggetti a pressioni
sempre maggiori e le ditte di leasing sono sempre più strette
tra i relativamente alti costi dei containers ed il crescente potere
di acquisto delle linee di navigazione, che di per sè
rappresenta il prodotto della strabiliante crescita al vertice.
Il prodotto finale e definitivo sarà
costituito dall'ulteriore consolidamento nell'ambito del
settore del noleggio dei contenitori.
Guardando avanti, Wilkinson pertanto non ha dubbi
sul fatto che il settore del noleggio di containers debba affrontare
ulteriori sfide: “Stiamo entrando in un ciclo interessante,
anche se difficile.
Molte figure di primo piano del settore stanno ora
uscendo dal settore o prendendo in considerazione l'ipotesi di
farlo.
Il noleggio di box continua ad evolversi: solo 10
anni fa, era ancora relativamente facile acquisire e noleggiare i
containers, sebbene poi fosse arduo riuscire ad ottenere
finanziamenti”.
Oggi accade il contrario, dal momento che tutti i
noleggiatori di containers riescono ad attirare meglio i capitali,
ma sono schiacciati dall'aumentato potere di acquisto delle
fabbriche di box e dalla maggiore influenza delle linee di
navigazione.
In breve, un operatore del settore dovrà
essere scaltro e sottile per sopravvivere alla crescente pressione
sul mercato del noleggio di box del futuro. (da:
Containerisation International, settembre 2007, pag. 75)
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