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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXV - Numero 10/2007 - OTTOBRE 2007
Legislazione
L'impopolare disegno di legge statunitense
sulla scansione dei contenitori entrerà in vigore nel 2012
Nel corso di una cerimonia svoltasi alla Casa
Bianca lo scorso 3 agosto, il presidente statunitense George Bush ha
sottoscritto la normativa che prevede la scansione del 100% dei
contenitori destinati agli U.S.A. nei porti esteri a partire da
luglio del 2012, nell'ambito della legge 2007 sulla
Commissione 11 Settembre.
Il presidente Bush ha dichiarato che continuerà
a lavorare con i legislatori allo scopo di far sì che i
provvedimenti relativi alla verifica dei contenitori siano
“realizzabili e non ostacolino il commercio”.
Tuttavia, la legge è andata incontro ad una
diffusa opposizione, tanto che si afferma che essa sia
irrealizzabile in concreto.
L'opposizione proviene non solo dai vettori
marittimi, dai caricatori e dai gruppi che li rappresentano,
compreso il Forum dei Caricatori Mondiali, ma anche dal DHS
(Dipartimento statunitense della Sicurezza Nazionale), dalla CBP
(Dogane e Protezione Frontiere) e dalla Commissione Europea.
Obiezioni sono state espresse da tutti gli angoli
del pianeta.
Peter Gatti, vice presidente esecutivo della Lega
Nazionale Trasporto Industriale, con sede negli U.S.A., i cui membri
comprendono sia caricatori che vettori, dichiara: “L'emendamento
che prevede la scansione di tutti i contenitori contraddice molti
degli scopi ed obiettivi della Commissione 11 Settembre e potrebbe
sviare finanziamenti di vitale importanza da altri programmi che,
unitamente alla verifica ed alla scansione, si sono dimostrati
efficaci nel contrastare gli attacchi nel commercio di origine
marittima”.
Laszlo Kovacs, commissario europeo per le dogane,
approfondisce la tesi di Gatti: “Mi rammarico del fatto che
gli Stati Uniti abbiano agito unilateralmente e non abbiano
aspettato l'esito delle azioni pilota che l'Unione
Europea e le Dogane statunitensi sono in procinto di effettuare,
prima di mandare avanti questa normativa”.
Nicolette van der Jagt, segretario generale del
Consiglio dei Caricatori Europei, lamenta: “Esiste già
la prospettiva del peggioramento della congestione in molti porti
containerizzati del mondo.
Si possono solo immaginare le enormi code che si
formeranno quando ogni container dovrà passare attraverso le
apparecchiature di scansione delle immagini e delle radiazioni”.
Allo stesso modo, John Lu, presidente del
Consiglio dei Caricatori Asiatici, dichiara: “Essendo la
principale esportatrice negli Stati Uniti, l'Asia sarà
la zona maggiormente colpita da tale provvedimento.
L'entrata in vigore di queste regole
rallenterà i carichi e comporterà la paralisi dei
porti.
E' probabile che i caricatori debbano
sostenere il peso dell'incremento dei costi, dal momento che i
vettori fanno valere la propria posizione di forza nei confronti dei
caricatori in questa zona del mondo”. (da:
Containerisation International, settembre 2007, pag. 27)
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