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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVII - Numero 5/2009 - MAGGIO 2009
Legislazione
Responsabilità ambientale: una direttiva da prendere
sul serio
Secondo la Marsh, la nuova direttiva dell'Unione Europea sulla
responsabilità ambientale (ELD) potrebbe avere un impatto
enorme sui progetti di sviluppo portuali.
La direttiva, uno degli strumenti normativi di più lunga
portata in materia ambientale degli ultimi tempi, si basa sui
principi del "precauzionale" e del "chi inquina,
paga", il che significa che l'operatore di qualsiasi attività
potenzialmente inquinante sarà obbligato ad intraprendere
iniziative proattive al fine di prevenire e, laddove necessario,
porre rimedio a qualsiasi danno di natura ambientale.
In questa dizione viene compreso qualsiasi danno a specie
protette ed a habitat naturali, fra cui i siti di speciale interesse
scientifico, i danni alle acque, compreso l'inquinamento delle acque
freatiche e delle acque di superficie, nonché la
contaminazione del terreno mediante un inquinamento che crei un
rischio significativo per la salute umana.
"La direttiva ELD pone un onere assai maggiore sui porti in
termini di come essi interagiscono in generale con l'ambiente"
afferma Mark Taylor della Marsh.
"I progetti portuali sono particolarmente interessati da
questa normativa perché risiedono sulla costa, quindi
potenzialmente sensibili agli habitat ambientali, con un elevato
ammontare di movimentazioni di traffico e notevoli pressioni di
potenziale inquinamento".
La Marsh riferisce l'avvio di una pletora di indagini
maggiormente correlate all'ambiente, che potrebbero comportare un
lavoro di consulenza ovvero un maggiore interesse nei confronti
delle politiche di responsabilità ambientale nel corso delle
fasi sia realizzativa che operativa.
"Se si disturba un habitat sensibile, si potrebbe essere
costretti a ripristinarlo nel caso lo si fosse danneggiato o,
qualora si fosse nell'impossibilità fisica di farlo, si
sarebbe costretti a ricrearlo in qualche altro modo" afferma
Taylor.
"In questa situazione, esiste un sacco di rischio
potenziale.
I clienti si stanno davvero svegliando circa il fatto di poter
essere assoggettati a questa responsabilità e si sono dati
alla ricerca di assicurazioni, consigli o soluzioni che possano
aiutarli". (da: portstrategy.com, 05.05.2009)
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