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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 MARZO 2017
TRASPORTO MARITTIMO
GLI SPEDIZIONIERI ESPRIMONO LA PROPRIA PREOCCUPAZIONE PER LA
CARENZA DI CAPACITÀ MARITTIMA NEI TRAFFICI EUROPA-ASIA
I rappresentanti degli spedizionieri di merci a livello mondiale
ed europeo hanno espresso la loro "seria preoccupazione"
in ordine alla carenza di capacità, all'aumento dei prezzi ed
alle "incertezze di servizio" per i clienti che hanno
spedito merci via mare dall'Europa all'Estremo Oriente nel corso
degli ultimi mesi, i quali non mostrano alcun segnale di
attenuazione a breve termine.
La federazione internazionale degli spedizionieri FIATA e
l'associazione europea del medesimo settore CLECAT si sono chieste
perché così tanti servizi marittimi Asia-Europa siano
stati annullati in un periodo di alta domanda e contestano
l'applicazione da parte delle linee di navigazione di sovrapprezzi a
prenotazioni e tariffe già concordate.
I due enti hanno dichiarato che la capacità delle
spedizioni marittime alla volta dell'Asia è "diminuita
sensibilmente con ripercussioni su tariffe e servizi.
A causa della maggiore domanda e della capacità gestita
dai vettori, i caricatori potrebbero dover aspettare per settimane
prima di spedire un contenitore".
Esprimendo la preoccupazione dei propri associati circa tale
situazione, le associazioni europea e mondiale degli spedizionieri
di merci hanno sostenuto "l'importanza della disponibilità
di sufficiente capacità per assicurare l'agevolazione dei
traffici mondiale", aggiungendo: "I vettori devono
rispettare gli accordi ed i contratti in corso.
La FIATA e la CLECAT sono aperte alla discussione con i vettori
marittimi circa questi attuali sviluppi e le difficoltà che
essi stanno affrontando, ma non possono ignorare le preoccupazioni
degli associati riguardo al livello del servizio".
Con un annuncio congiunto pubblicato il 14 marzo, esse hanno
osservato: "Un certo numero di vettori ha annunciato un
sovrapprezzo per la ripresa dell'alta stagione la settimana scorsa
in ordine ai carichi movimentati dall'Europa all'Estremo Oriente.
Tutti questi annunci sono apparsi nel giro di pochi giorni.
La FIATA e la CLECAT non possono accettare in silenzio che le
linee di navigazione stiano ora cercando di applicare i nuovi
sovrapprezzi per la ripresa dell'alta stagione alle spedizioni
prenotate ai sensi di tariffe ed accordi validi al momento della
prenotazione.
I contratti in corso e gli accordi stabiliti dovrebbero essere
rispettati allo scopo di mantenere relazioni sostenibili nella
filiera distributiva".
La CLECAT e la FIATA si sono anche chieste se i sovrapprezzi per
la ripresa dell'alta stagione possano giustificatamente essere
classificati come sovrapprezzi del tutto.
"I sovrapprezzi per definizione si riferiscono a
cambiamenti improvvisi dei costi variabili in cui si imbattono i
vettori, come i prezzi del bunker, la congestione portuale e le
fluttuazioni di valuta" hanno affermato.
"La FIATA e la CLECAT si domandano se tali cambiamenti nei
costi variabili esterni si siano davvero verificati in tale
situazione".
Una fonte di uno spedizioniere di merci ha dichiarato a Lloyd's
Loading List che gli spedizionieri pensavano che le linee di
navigazione stessero semplicemente sfruttando l'attuale esigua
capacità per dare impulso ai propri proventi.
La CLECAT e la FIATA affermano di ammettere che la domanda di
spedizioni dall'Europa all'Estremo Oriente si è incrementata,
ma si sono chieste se l'attuale situazione di insufficiente capacità
possa essere spiegata meramente con la domanda più alta.
"Possiamo testimoniare che c'è stato un incremento
delle navi tolte dalla circolazione, che a nostro parere contraddice
l'attuale incremento della domanda" afferma Jens Roemer,
presidente del gruppo di lavoro trasporto merci della FIATA.
"Su alcune rotte, le linee di navigazione accettano solo
prenotazioni per partenze a distanza di non oltre quattro settimane.
Inoltre, è stato estremamente difficile per il settore
gestire la cancellazione delle partenze".
Fonti degli spedizionieri hanno confermato a Lloyd's Loading
List che la principale difficoltà relativa alla capacità
per i clienti europei attualmente si era manifestata nel mercato dei
viaggi di ritorno in direzione est e che l'attuale "picco"
della domanda in direzione est non era stato per forza di cose
previsto.
Né era chiaro quanto ciò dovesse durare, ma essi
hanno riconosciuto che ci si aspettava che la tendenza a lungo
termine dovesse continuare poiché la domanda di trasporto
merci marittimo Asia-Europa in direzione ovest ha superato la
domanda in direzione est sia quanto ai volumi che quanto alle
tariffe.
La MSC (Mediterranean Shipping Company) ha descritto la domanda
di spazio per i carichi che vanno ad est di Suez come "attualmente
estremamente sostenuta" notando: "Questo, unitamente ad un
certo numero di partenze omesse in conseguenza del rallentamento del
recente Nuovo Anno Cinese, ha comportato un alto livello di
richieste e di prenotazioni".
Anche la Maersk ha confermato che c'è stato un incremento
della domanda in direzione est, indotto da diversi fattori fra cui:
la politica nazionale in Cina che ha stimolato la domanda e quindi
richiesto materie prime quali i prodotti chimici, il legno, la carta
ed i prodotti riciclabili; il declino delle importazioni asiatiche
dall'Europa negli ultimi 12-18 mesi che adesso richiedono nuove
scorte; la forte domanda che persiste in campi come gli alimentari e
le bevande: derrate come la carne, il latte il polvere e le bevande
alcooliche.
Ma fonti diverse hanno dichiarato a Lloyd's Loading List
che rappresentanti di caricatori hanno espresso preoccupazioni in
ordine a se l'attuale carenza di capacità possa essere stata
esacerbata dai recenti consolidamenti e costituzioni di nuove
alleanze fra linee di navigazione, chiedendosi se questo possa avere
distorto la concorrenza.
Alla domanda se la CLECAT condivida tali preoccupazioni,
Nicolette van der Jagt, direttrice generale della CLECAT, ha
dichiarato a Lloyd's Loading List: "Stiamo assistendo ad
un processo di integrazione orizzontale da parte del settore della
navigazione di linea.
Questo viene considerato come una minaccia di per sé".
Ha poi continuato: "Dato che la capacità nel settore
è concentrata nelle mani di pochi soggetti attivi a livello
globale, sarei d'accordo sul fatto che l'attuale situazione di
carenza di capacità possa essere stata esacerbata
dall'attuale consolidamento e dalla formazione di nuove alleanze fra
linee di navigazione.
Porteremo questi sviluppi all'attenzione di coloro che
dovrebbero monitorare e salvaguardare la conformità alle
regole sulla concorrenza nell'Unione Europea".
Peraltro la van der Jagt ha sostenuto che la CLECAT non avrebbe
rilasciato alcuna dichiarazione riguardo a se la condotta di mercato
delle linee di navigazione sopra descritta, in relazione all'attuale
situazione della capacità nell'Europa-Asia, sia coerente con
le regole sulla concorrenza europee ed internazionali.
"Penso che questo dovrebbe essere valutato dalla DG COMP e
dalle altre autorità sulla concorrenza di tutto il mondo"
afferma.
"Allo stesso tempo assistiamo ad un processo di
integrazione verticale, ma la Commissione Europea non ha riscontrato
alcuna preoccupazione inerente alla concorrenza derivante dai
collegamenti verticali creati dalla fusione fra i mercati dei
vettori di linea, gli operatori terminalistici, i porti e gli
spedizionieri di merci".
Nel contempo, la CLECAT e la FIATA hanno chiesto alle linee di
navigazione di fare tutto quello che possono per assicurare che
capacità sufficiente sia disponibile per gli spedizionieri ed
i loro clienti, commentando: "La FIATA e la CLECAT sottolineano
l'importanza dei vettori marittimi nella filiera distributiva
globale e sono consapevoli delle difficoltà che il proprio
settore si trova ad affrontare.
Tuttavia, allo scopo di evitare danni di lunga durata ai
traffici, la CLECAT e la FIATA premono sui vettori affinché
facciano tutto il possibile per garantire sufficiente capacità
agli operatori dei traffici".
Come già riportato in precedenza da Lloyd's Loading
List, gli esportatori europei che hanno necessità di
spedire contenitori in esportazione dall'Europa all'Asia ed al Medio
Oriente hanno dovuto far fronte per diverse settimane ad una
capacità insolitamente esigua per il periodo dell'anno, con
la conseguenza di tariffe in aumento, limitazioni alle prenotazioni
ed arretrati.
E, come è stato riferito ultimamente, le tariffe di nolo
a pronti per i contenitori dal Nord Europa alla Cina sono aumentate
del 45% nell'ultima settimana sino a ad un picco quadriennale di
oltre 1.000 dollari USA per FEU a causa di inattesi grandi volumi in
direzione est, specialmente alla volta della Cina, oltre ai tagli di
servizi successivi al Nuovo Anno Cinese.
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