5.Conclusioni
Nello scenario generale di contra-
zione occupazionale, non ha fatto
eccezione in questi anni il settore
portuale e dei trasporti marittimi in
genere.
E' ben noto infatti che il passaggio
di competenze dal pubblico al pri-
vato delineato dalla recente rifor-
ma del sistema portuale nazionale
ha determinato una ridefinizione dei
quadri organici, volta al recupero di
competitività del sistema: ciò ha
comportato da un lato la necessità
di disporre di nuove più qualificate
professionalità, dall'altro l'esigenza
di una riduzione del personale, al
fine di perseguire una maggiore pro-
duttività.
Inoltre, il livello di occupazione nel
settore portuale, analogamente a
quanto avviene in altri settori pro-
duttivi e industriali, è condizionato
dall'introduzione di nuova tecnolo-
gia e dall'incremento del grado di au-
tomazione delle operazioni. In parti-
colare, nel campo dei trasporti ma-
rittimi, una svolta in questo senso è
legata all'avvento del trasporto uni-
tizzato che, grazie all'elevato grado
di standardizzazione, ha determina-
to una sensibile riduzione del conte-
nuto di manodopera nella movimen-
tazione delle merci, favorendo l'in-
troduzione sulle banchine di proces-
si di tipo industriale e l'applicazione
di concetti propri della logistica, rag-
giungendo i più alti livelli di automa-
zione nel caso dei terminal per con-
tenitori.
Emerge dunque la necessità di ela-
borare nuovi piani mirati da una parte
all'incremento dei volumi di traffico
dei porti, attraverso la proposta di
soluzioni innovative, l'impiego di tec-
nologia, la riduzione dei costi e, in
genere, la fornitura del migliore ser- |
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Non va inoltre trascurato l'effetto
indotto dalla fase realizzativa delle
opere infrastrutturali che stanno alla
base di molti dei progetti menzio-
nati e che, seppure limitatamente
nel tempo, danno una ricaduta oc-
cupazionale nel settore dei lavori ci-
vili e dell'edilizia affatto trascurabi-
le.
La realizzazione dei progetti di nuo-
va infrastrutturazione e di manu-
tenzione delle opere esistenti in am-
bito portuale implica infatti la pre-
senza di una cinquantina di addetti,
che con l'avvio dei grandi progetti
previsti per l'immediato futuro po-
tranno salire fino a cento.
Particolare attenzione va rivolta
inoltre agli aspetti economici e fi-
nanziari correlati al piano definito,
infatti l'attuazione delle progettua-
lità comporterà l'investimento sul
territorio savonese di circa 350 mi-
liardi nell'arco di pochi anni: un ap-
porto di capitali "freschi" destinato
a ripercuotersi in maniera positiva
sull'intera economia locale; il feno-
meno assume connotazioni di par-
ticolare rilevanza se si osserva che
l'investimento sarà in pratica sud-
diviso tra parte pubblica e settore
privato, segno di una ripresa del-
l'imprenditorialità a Savona, che, a
partire dal settore portuale, potrà
coinvolgere e trainare gli altri com-
parti dell'economia.
A conclusione di questa breve rivi-
sitazione del territorio savonese vi-
sta dall'ambito portuale, si può ave-
re una prima stima dell'efficacia del-
le iniziative che compongono il Pro-
getto effettuando una semplice ana-
lisi costi-benefici, dove per costi si
intendono gli investimenti pubblici/
privati e per benefici le ricadute oc-
cupazionali.
Considerato che oggi all'interno del-
la port community di Savona-Vado |
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vizio alla merce; dall'altra alla crea-
zione di nuove opportunità occu-
pazionali.
Nel presente documento si è volu-
to raccogliere in un unico disegno
tutte le iniziative e i progetti di pros-
sima attuazione nell'ambito portua-
le savonese che, per rilevanza fi-
nanziaria e occupazionale, sono de-
stinati ad avere riflessi sull'intero si-
stema socio-economico locale.
Appare importante quindi determi-
nare il bilancio complessivo del pia-
no proposto.
Dal punto di vista dell'occupazio-
ne, se da un lato appare difficile for-
nire una previsione precisa circa la
contrazione legata ai fenomeni so-
pra descritti, che può essere comun-
que stimata nell'ordine del percen-
to, dall'altro è possibile delineare le
aspettative legate alla realizzazione
delle progettualità presentate. Il pro-
spetto occupazionale del disegno,
per quanto si tratti di stime di am-
pia massima, porta ad un significa-
tivo saldo positivo rispetto alla si-
tuazione attuale, stimabile tra le 300
e le 600 unità per opportunità di-
rettamente connesse alle attività
portuali. |
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trovano impiego circa 1100 perso-
ne, sulla base dei progetti definiti è
possibile individuare due profili re-
lativi all'incremento occupazionale
negli scenari di breve e medio peri-
odo. Così, nel caso più favorevole
del "profilo alto" si prospetta un in-
cremento netto di circa 930 posti di
lavoro; d'altro canto, secondo le ipo-
tesi più conservative del profilo
"basso" si stima una crescita occu-
pazionale intorno a 500 unità.
Inoltre si è visto che per il finanzia-
mento dei progetti saranno dispo-
nibili risorse pubbliche e private per
un ammontare complessivo di 350
miliardi.
E' possibile allora calcolare il rap-
porto tra capitali investiti e nuovi
posti di lavoro nelle due ipotesi:
profilo basso: 700
profilo alto: 380
Il ritorno in termini occupazionali
delle iniziative descritte appare dun-
que in linea con i valori riportati dal-
le conclusioni di studi autorevoli,
che stimano necessario un investi-
mento dell'ordine di 500 milioni per
la creazione di un posto di lavoro
oggi in Italia. |
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