Lunedì scorso, con una cerimonia nel porto di Long Beach, il presidente Soo Ho Cho della Hanjin Shipping ha inaugurato ufficialmente il nuovo container terminal, con annesso centro intermodale, realizzato dalla compagnia di navigazione sudcoreana nello scalo statunitense.
L'inizio dei lavori risale all'aprile del 1995, mentre la prima nave, la "Hanjin Berlin" (una delle cinque nuove portacontainer da 5.300 teu entrate nella flotta della compagnia nel 1996), era arrivata nel terminal lo scorso mese di settembre. L'apertura delle attività era stata quindi celebrata alcune settimane or sono (inforMARE del 5 novembre), anche se il terminal non aveva raggiunto la piena operatività. Un ritardo dovuto soprattutto allo slittamento nella consegna, da parte della Paceco Corporation, delle sei portainer previste dal progetto (inforMARE del 14 novembre).
Il terminal, con i suoi 68 ettari, è il più grande del porto e il secondo in tutto il Nord America: l'Hanjin stima che possa movimentare 580.000 teu già nel 1998, contro una capacità totale annua di 700.000 teu.
La compagnia sudcoreana, che dispone di una flotta di 108 navi (di cui 62 portacontainer, con capacità di trasporto totale di 177.597 teu), garantisce al porto di Long Beach la percentuale maggiore di traffico, sia in import che in export. L'indice di crescita annuale della movimentazione di contenitori da parte della Hanjin a Long Beach ha oltrepassato il 250 per cento dalla data di apertura, nel 1991, del terminal della società armatrice al Pier C (la cui attività è stata ora trasferita al nuovo terminal al Pier A).
La compagnia sudcoreana opera, oltre che a Long Beach, nei terminal di Kamcheon (Busan), Tokyo, Osaka e Seattle. E' inoltre in attesa di avviare l'attività del nuovo container terminal nel porto di Kaohsiung, che sarà completato a metà del prossimo anno ed è in procinto di concludere le trattative per la costruzione di un nuovo terminal a New York, che dovrebbe essere realizzato entro la fine del 1999.
La Hanjin ha infine annunciato che dal prossimo gennaio verrà realizzata, insieme con le compagnie alleate DSR/Senator (controllata al 75% dalla Hanjin), Cho Yang, e United Arab Shipping Co. (UASC), la riorganizzazione dei servizi che le quattro società armatrici hanno in progetto da tempo. Dal 1998 quindi la copertura globale dei traffici sarà affidata - come specifica un comunicato della compagnia - a nove nuovi servizi, nei quali sarà messa in campo una flotta di 125 portacontainer, per una capacità di trasporto complessiva di 350.000 teu.
Le tre compagnie del gruppo armatoriale Tricon, Cho Yang, DSR/Senator e UASC, e la Hanjin, che ha un accordo tecnico con il Tricon, avevano infatti deciso di concentrare le loro attività operative e informative, mantenendo autonomia nel marketing e nelle vendite. |
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