Il presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Claudio Boniciolli, e l'amministratore delegato della Sinport (gruppo Fiat), Cirillo Orlandi, hanno firmato a Milano l'accordo per la cessione del 53 per cento della quota azionaria del Vecon, il container terminal veneziano, alla società del gruppo torinese.
E' stata così ufficializzata, dopo alcuni giorni utili per mettere a punto i dettagli del contratto, la scelta operata dall'ente portuale due settimane or sono. Una decisione che spalanca le porte dell'Adriatico alla Sinport che, oltre ad iniziare l'attività con il Vecon, si trova di nuovo in corsa per la gestione del terminal contenitori Molo VII del porto di Trieste, dopo il ventilato ritiro dalla scena friulana della società terminalista Europe Combined Terminals (ECT) di Rotterdam.
L'ingresso della Sinport apre allo scalo veneziano - secondo Boniciolli - nuove e allettanti prospettive: "il porto di Venezia insieme al gruppo Fiat sta preparando un importante futuro per la via marittima adriatica offrendo una piattaforma logistica a tutti quegli operatori che, da oggi, avranno maggiori opportunità e certezze per sviluppare i loro traffici".
Il Vecon può fregiarsi quest'anno di una significativa quota di contenitori, che oltrepassa i 200 mila teu, movimentati utilizzando 48 addetti e 6.000 avviamenti. La potenzialità del container terminal è comunque molto superiore, ed è stimata in 500 mila pezzi all'anno. A Venezia è atteso intanto un forte incremento del traffico container per il prossimo triennio, sviluppo per il quale sono stati programmati consistenti investimenti. |
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