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Si è parlato dello sviluppo del trasporto intermodale nel Veneto e in particolare nell'area veneziana al convegno "Venezia nodo logistico europeo: opportunità per un'economia competitiva" organizzato al Parco scientifico tecnologico di Porto Marghera dal consorzio Sive Formazione e da Unindustria. Nei loro interventi i ministri dei Trasporti, Claudio Burlando, e dei Lavori Pubblici, Paolo Costa, hanno ricordato le decisioni e le strategie del governo per potenziare i nodi logistici della regione. L'impegno economico riguarda il finanziamento di altri 15 miliardi di lire per gli interporti di Padova e di Verona e di 30 miliardi per l'interporto di Venezia. I prossimi interventi infrastrutturali comprendono invece il prossimo quadruplicamento della linea ferroviaria Padova-Mestre, il potenziamento dell'aeroporto e il rifacimento del nodo ferroviario di Mestre.
La crescita della logistica veneziana è stata tratteggiata da Cesare De Piccoli, membro della commissione Trasporti della Camera, e dai presidenti di associazioni e istituzioni che operano in quest'area strategica del nord-est italiano: Giancarlo Zacchello, dell'Unindustria, Claudio Boniciolli, dell'Autorità Portuale di Venezia, Gianni Pellicani, dell'aeroporto di Venezia 'Marco Polo', Damaso Zanardo, dell'interporto di Venezia, Giovanni Leonida, di Assologistica e Malpensa 2000, Marco Martinelli, di Sive Formazione, hanno sottolineato il ruolo chiave di Venezia e del suo hinterland per l'export italiano verso i mercati dell'Europa orientale.
Le cifre elencate indicano il buono stato di salute dell'economia del trasporto veneto. Il porto di Venezia ha movimentato l'anno scorso oltre 24 milioni di tonnellate di merci, di cui 10 milioni di prodotti petroliferi, circa 212.000 container e oltre 700 mila passeggeri. Al porto si aggiungono i risultati dell'aeroporto di Venezia e dell'interporto che, entro quest'anno, raggiungerà un traffico complessivo di un milione e mezzo di tonnellate. A questi dati sono da aggiungere le potenzialità di crescita offerte dalla posizione dell'area, all'intersezione del corridoio n.5 Barcellona - Kiev e del corridoio plurimodale Adriatico - Ionio.
E' necessario però coordinare i nodi logistici veneti: "ora - ha detto il presidente dell'interporto Zanardo - si tratta di avviare un dialogo nuovo tra queste realtà trasportistiche che, supportato da una cultura logistica, ne inquadri la complementarietà, il loro raccordo, la loro potenzialità, i rapporti con il territorio, lo sviluppo tecnologico, quello informatico-telematico. Non più solo 'porto' prevalentemente di importazione. Solo così questo sistema sarà in grado di attirare l'attenzione delle grandi multinazionali che, nel contempo, potranno maggiormente arricchire quest'area anche con tutto ciò che va al di là del ciclo di banchina con prodotti e servizi di sempre più elevato valore aggiunto". |
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