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NOL affronta le perdite pianificando la vendita di una quota dell'APL e la cessione di attività ritenute non strategiche
Nonostante le affermazioni dei vertici del gruppo, sono previsti altri mesi difficili sia per i noli che per le economie delle nazioni asiatiche
7 ottobre 1998
Neptune Orient Line (NOL) ha deciso di effettuare cessioni per 325 milioni di dollari USA, sacrificando attività che non fanno parte del core-business del gruppo. L'operazione dovrebbe consentire di ridurre il passivo della NOL che, dopo l'acquisto della compagnia di navigazione di trasporto container American President Line (APL) per 825 milioni di dollari, è diventata una delle società più indebitate di Singapore, accumulando 142 milioni di dollari di perdite nette nel primo semestre di quest'anno contro un profitto netto di oltre 5 milioni di dollari nell'analogo periodo del 1997. Una situazione che i vertici del gruppo hanno attribuito allo scivolone dei mercati asiatici, combinata con il ribasso dei noli, ma che ha sconvolto le previsioni effettuate solo pochi mesi fa quando si pensava che la crisi non si sarebbe aggravata. Ora lo scenario è diverso e NOL teme l'instabilità dei noli e un ulteriore indebolimento degli ormai stremati mercati asiatici.
Il subentrato pessimismo e la gravità delle perdite ha quindi imposto l'adozione di un piano di ripianamento dei debiti, nonostante le previsioni del gruppo di Singapore per il secondo semestre di quest'anno siano meno negative. Previsioni peraltro non condivise da molti osservatori, che annunciano invece il proseguimento della crisi economica asiatica e il susseguirsi di altri mesi difficili. Ci sarebbe infatti in vista un'ulteriore contrazione degli scambi tra i mercati orientali e quelli statunitense ed europeo, già scesi di oltre un terzo.
Le cessioni - ha detto il vice direttore esecutivo della NOL Lim How Teck - non riguarderanno le attività di logistica del gruppo, visto che NOL ha intenzione di ricavare da questo settore il 50 per cento delle entrate nei prossimi due anni, contro il 26 per cento attuale. NOL infatti intende vendere immobili e cedere attività commerciali a Singapore, nelle Filippine, in Australia e negli Stati Uniti, cedere la propria partecipazione nei cantieri Atlantis Shipyard Pte. Ltd. di Singapore, nonché servizi marittimi e di trasporto in Cina. Le cessioni - ha sottolineato Lim - non hanno carattere d'urgenza: NOL non ha bisogno di contante e si vuole pertanto raggiungere un profitto dall'operazione.
Ma Lim, quasi ad ammettere che la situazione richiede rimedi drastici, ha anche annunciato la volontà di cedere una quota dell'American President Line, confermando trattative con alcuni potenziali partner.
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