Cresce senza interruzioni la portata della flotta mondiale di navi portacontainer

Maersk, Evergreen e P&O Nedlloyd sono sempre saldamente ai primi tre posti della classifica mondiale delle prime 26 flotte a container (i dati della tabella sono stati estratti dalla pubblicazione "Hamburg Süd"). La situazione non si discosta molto da quella di inizio anno: mentre la flotta dell'Evergreen è cresciuta anche per l'acquisto del Lloyd Triestino, la Mediterranean Shipping Company (MSC) si è molto avvicinata alla posizione in classifica della Neptune Orient Line (NOL). Una sensibile scalata è stata effettuata dalla flotta CMA/CGM, mentre risultano piuttosto stabili le flotte della COSCO, della Mitsui, della Hapag Lloyd, della OOCL, della K Line, della Yang Ming e della P&O Nedlloyd, che ha messo in linea tre nuove unità la cui portata complessiva compensa quella di quattro navi inviate alla demolizione.

Ecco la statistica riferita alle prime 26 flotte portacontainer del mondo:

Posizione	Compagnia armatrice	Compagnie alleate	capacità in teu
1	Maersk Line	Sea-Land	325.000
2	Evergreen/Uniglory	-	257.000
3	P&O Nedlloyd	Grand Alliance	242.000
4	Hanjin/DSR Senator	Cho Yang/UASC	242.000
5	COSCO	Yang Ming/K Line	231.000
6	Sea-Land Service	Maersk	209.000
7	NOL/APL	New World Alliance	200.000
8	Mediterranean Sh.Co.	-	183.000
9	NYK	Grand Alliance	171.000
10	Mitsui OSK Lines	New World Alliance	127.000
11	Hyundai Merchant M.	New World Alliance	119.000
12	CP Ships	TMM	106.000
13	Zim Israel Navigation	-	104.000
14	Hapag Lloyd	Grand Alliance	101.000
15	K Line	COSCO/Yang Ming	99.000
16	OOCL	Grand Alliance	98.000
17	CMA/CGM	-	92.000
18	Yang Ming	COSCO/K Line	88.000
19	Cho Yang	Hanjin/UASC	63.000
20	UASC	Hanjin/Cho Yang	54.000
21	CSAV	-	53.000
22	Pacific Int. Lines	-	52.000
23	Safmarine/CMBT Lines	-	51.000
24	Wan Hai Lines	-	50.000
25	Hamburg Süd/Aliança	-	48.888
26	Delmas	.	42.000

La classifica tuttavia è piuttosto datata. Secondo il JMM invece la situazione delle prime venti flotte container il 31 agosto scorso, comprendendo anche la portata delle navi ordinate ai cantieri, è la seguente:

Maersk		457.000
Evergreen		387.000
P&O Nedlloyd		298.000
COSCO		251.000
Hanjin/DSR Senator		236.000
Sea-Land		213.000
Mediterranean Sh.Co.		206.000
NOL/APL		193.000
NYK		165.000
Mitsui		139.000
CP Ships		135.000
Hapag Lloyd		135.000
OOCL		124.000
Hyundai		115.000
Zim Israel Nav.		111.000
CMA/CGM		111.000
Yang Ming		116.000
K Line		103.000
Cho Yang		66.000
UASC		72.000

In questo secondo caso, che tiene conto oltre che della portata attuale delle navi anche di quella futura quando le unità ordinate ai cantieri saranno state consegnate (ma la graduatoria è del tutto ipotetica poiché nel frattempo saranno certamente state ordinate altre unità ai cantieri navali), la Maersk rimane saldamente al primo posto con una flotta che comprende anche le 15 unità serie K e serie S da 6000 teu, la cui consegna da parte del cantiere Odense verrà completata entro fine secolo, mentre la P&O Nedlloyd non vede più la sua posizione al terzo posto della graduatoria insidiato dalla Hanjin/DSR Senator. Decisiva la progressione della cinese COSCO, che conquista di diritto la quarta posizione, mentre scende di un gradino la NOL/APL, in gravi difficoltà finanziarie. Progrediscono anche le flotte della CP Ships, della Hyundai e della CMA/CGM.

La tendenza già da tempo in atto e periodicamente confermata fa prevedere una sovracapacità e una persistenza della portata delle flotte a container. I risultati saranno certamente nuove fusioni e prese di controllo di compagnie armatrici, finché nel mondo rimarrà un gruppo, esiguo ma potente, di società armatoriali.