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Nel porto di Calais quest'anno diciotto milioni di passeggeri
Si fa più pressante la concorrenza di Eurotunnel, che a fine settembre aveva il 41,7% del movimento passeggeri attraverso la Manica
16 dicembre 1998
La concorrenza del "chunnel", il tunnel sotto la Manica nel quale corrono i servizi ferroviari gestiti da Eurotunnel, si fa sentire nei porti tradizionali capolinea dei collegamenti marittimi tra Gran Bretagna e continente. E sarà ancora maggiore dal prossimo 1° luglio, quando verranno abolite a bordo delle navi traghetto le vendite esenti da dazi doganali. Cessando il duty free molti passeggeri, attratti da questo settore commerciale, preferiranno il più comodo e certamente più celere servizio di Eurotunnel.
Il porto di Calais sta facendo i conti e in base al traffico svolto nei primi dieci mesi di quest'anno ha calcolato che a fine 1998 avrà oltrepassato di poco i 18 milioni di passeggeri, con una flessione superiore al 10 per cento rispetto al movimento registrato nell'anno precedente. I veicoli al seguito dei passeggeri presenteranno una diminuzione del 13 per cento e le merci di quasi l'8 per cento. Il porto ha una quota del 64 per cento del traffico globale, Eurotunnel il 36 per cento. Comunque a fine settembre Eurotunnel si era conquistata il 41,7 per cento del traffico passeggeri, la P&O Stena il 39,8, Seafrance l'11,9 ed Hoverspeed il 6,6 per cento. Quanto invece al traffico merci, Eurotunnel contava sul 34,6 per cento, P&O Stena aveva il 40,5 e Seafrance il 24,9 per cento.
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