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Revisione della Convenzione di Atene del 1974 sulle indennità per danni ai passeggeri
In Gran Bretagna è stata triplicata ed ora giunge fino a 250.000 sterline per passeggero
19 gennaio 1999
La commissione giuridica dell'International Maritime Organization (IMO), che forse terminerà i lavori della prossima sessione in aprile, ha all'ordine del giorno la revisione della Convenzione di Atene del 1974 sui limiti di responsabilità dei vettori marittimi sui passeggeri.
In Gran Bretagna il problema è stato già affrontato e, nei casi di operatori di trasbordo, di agenzie di viaggio e di tour operator la cui attività principale si svolga nel paese, l'indennità in caso d'incidente anche mortale di un passeggero trasportato via mare dal 1° gennaio 1999 è stata triplicata e arriva ora fino a 250.000 sterline. In seguito riguarderà tutti i passeggeri il cui viaggio passi per la Gran Bretagna, che allora dovrà denunciare la Convenzione del 1974 che limita la responsabilità dei vettori stranieri a 46.666 diritti di prelievo, cioè a 38.000 sterline per passeggero. E' una cifra considerata chiaramente inadeguata, e il governo britannico ha chiesto all'IMO di rivedere la Convenzione di Atene per aumentare in maniera opportuna le indennità garantite da un'assicurazione obbligatoria.
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