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Alcuni cantieri della Germania orientale hanno superato il plafond di tonnellate di stazza lorda compensata concesso dalla Commissione Europea
Il cantiere Peene Werft ha rinunciato a 20.000 ore di lavoro, il Kvaerner Warnow Werft ha superato di 15.000 tslc il contingente di tonnellaggio ammesso dalla Commissione Europea
10 febbraio 1999
La Commissione Europea fissò nel 1992 dei plafond individuali di tonnellaggio da costruire per quei cantieri dell'ex Germania est che ricevono un aiuto extra dal governo federale. E qualche cantiere talvolta entra in crisi per rispettare quelle disposizioni. Il cantiere Peene Werft ad esempio, per non superare il plafond di 35.000 tonnellate di stazza lorda compensata, ha cancellato 20.000 ore di lavoro nei mesi di novembre e dicembre scorsi: 800 dipendenti del cantiere sono stati costretti a prendere delle vacanze supplementari. Inoltre gli impianti sono stati fermati per una settimana, tra Natale e Capodanno. E non basta: il gruppo industriale Hegemann, proprietario del cantiere, ha calcolato che quest'anno il rispetto del plafond fissato dalla Commissione Europea determinerà dei licenziamenti.
In difficoltà per le disposizioni comunitarie anche il cantiere Kvaerner Warnow Werft, che nel 1998 ha costruito navi per 100.000 tonnellate di stazza lorda compensata, mentre il limite è di 85.000 tonnellate. Se n'è accorto il governo danese, che ha protestato invocando l'intervento della Commissione. Intanto il ministro tedesco dell'Economia sta negoziando il trasferimento al cantiere Kvaerner Warnow Werft di 22.000 tonnellate di stazza lorda compensata, contingente di cui godeva il cantiere Elbewerft Boizenburg, che è stato dichiarato fallito. E il ministro spera che il plafond venga considerato una media del tonnellaggio concesso in costruzione, e non un limite assoluto da non varcare.
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