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Il ministro dei Trasporti Tiziano Treu, in visita al porto di Venezia, annuncia un emendamento sull'autonomia fiscale dei porti
Treu parla anche di una prossima revisione dei canoni demaniali, per porre regole uguali per tutti i porti italiani
30 gennaio 1999
Il ministro dei Trasporti e della Navigazione Tiziano Treu, in visita oggi al porto di Venezia, ha confermato la volontà del governo di agevolare l'operatività dello scalo lagunare: "i problemi del porto e dei terminalisti veneziani sono reali; le richieste sono ragionevoli. Mi impegno dunque - come ho confermato al presidente del porto Boniciolli - a discutere con il ministero dell'Ambiente, in quanto ritengo che quello dei Lavori Pubblici sia d'accordo sull'improrogabilità degli interventi, sull'escavo dei canali, indispensabili alle concrete prospettive di sviluppo del porto di Venezia che ha una vocazione ed un ruolo specifico sulla portualità nazionale".
Che l'effettuazione dei lavori di escavo dei fondali siano urgenti e improcrastinabili lo ha sottolineato il presidente dell'Autorità Portuale, Claudio Boniciolli, ricordando anche al ministro che "il porto di Venezia si sta adoperando per colmare i ritardi nei collegamenti ferroviari - indispensabili non solo per Venezia ma per tutto il nord-est italiano - e nei lavori di escavo e di manutenzione dei canali di accesso al porto, che inspiegabili e tortuosi contorcimenti burocratici rischiano ancora una volta di compromettere con danno per il porto e per l'erario". "Sono convinto signor ministro - ha affermato Boniciolli - che lei saprà e vorrà intervenire efficacemente sui suoi colleghi dei ministeri dell'Ambiente e dei Lavori Pubblici, per far sì che l'Autorità Portuale, che per legge ha la responsabilità della navigabilità in porto, possa tempestivamente attuare i progetti approvati e, nel contempo, predisporre costanti interventi di manutenzione dei canali nel pieno rispetto del vigente piano regolatore e di quello che è in fase di elaborazione, che fissano la profondità dei canali d'accesso a -12 metri".
Anche il rappresentante delle imprese portuali nel Comitato dell'ente portuale, Dante Bolognati, ha espresso le stesse preoccupazioni, sostenendo l'improrogabilità degli interventi di escavo in quanto il porto di Venezia, oggi in forte fase di espansione, non può permettersi di dover rinunciare alla crescente domanda dell'armamento che negli ormeggi operativi dei terminal deve poter disporre di fondali adeguati ai pescaggi delle proprie flotte: "ciò - ha detto Bolognati - consentirà alle imprese di incrementare i propri ricavi per remunerare i cospicui investimenti, soprattutto tecnologici, già effettuati e in corso. Lo sviluppo delle nostre imprese non è drogato dall'applicazione di canoni demaniali virtuali, come invece avviene in altri porti. Prova ne sia la sana politica di bilancio portata avanti in questi anni dall'Autorità Portuale, elemento questo di stabilità nel rilancio del porto". Il rappresentante dei terminalisti ha richiamato il mondo portuale alla "trasparenza e certezza nel rispetto delle 'regole' per una leale competitività tra porti basata, come deve essere, sugli investimenti e sull'efficienza dei servizi. Servizi questi che debbono necessariamente essere integrati con il sistema logistico regionale ed in particolare con quello ferroviario che dovrà adeguarsi in tempi brevissimi alle esigenze di un hinterland portuale ed industriale strategico nell'interscambio internazionale".
Rispondendo a Bolognati, Treu ha detto che "circa i canoni demaniali, posso affermare che stiamo rivedendo i canoni e quindi recupereremo anche i 'morosi'. "Per consolidare il buon trend di crescita del porto di Venezia - ha confermato inoltre Treu - bisognerà migliorare e valorizzare i rapporti tra porto e hinterland, accelerando la politica degli snodi ferroviari ed aeroportuali, agevolando e sostenendo il sistema logistico regionale veneto che in gran parte deve essere implementato e realizzato dai privati e che noi riteniamo di appoggiare".
Ma Treu ha anche anticipato una misura attesa da molti enti e operatori portuali: "il trasporto aereo, come quello terrestre e quello marittimo - ha infatti aggiunto il ministro - hanno oggi bisogno di essere armonizzati. Regole uguali per tutti dunque, mentre abbiamo già presentato in Parlamento un emendamento per l'autonomia fiscale dei porti".
Intanto, in attesa di novità normative, il porto di Venezia si appresta a festeggiare lunedì prossimo la firma dell'accordo tra l'Interporto di Padova e PSA Sinport per la realizzazione di un distripark nello scalo lagunare (inforMARE del 28 gennaio).
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