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Le vernici usate nella pitturazione degli scafi avvelenano l'ambiente marino
Molte specie animali, in particolare i delfini, le balene e i trichechi, sono intossicati dal tributyltin (TBT)
10 aprile 1999
Le vernici utilizzate per gli scafi delle navi sono velenose per molte specie marine: delfini, balene e leoni di mare sono in particolare avvelenati dal tributyltin (TBT), una delle sostanze chimiche più tossiche immesse nell'ambiente marino. Questi elementi chimici vengono usati nella pitturazione dello scafo per impedire agli organismi mariti di aderire alle lamiere, ma si spandono nelle acque e si accumulano in sedimenti nei porti. Queste sostanze vengono inoltre ingerite dagli organismi invertebrati e così introdotte nella catena alimentare.
I dettagli delle più recenti ricerche condotte in America sono stati presentati in un meeting dell'International Maritime Organization (IMO). Sian Pullen, capo del programma britannico del WWF, ha detto che l'uso di queste vernici dovrebbe essere proibito nel più breve tempo possibile. "Gli effetti tossici di questi elementi chimici si sono ripercossi sulla vita marina per vent'anni - ha detto Pullen - ed ora vediamo lontre, delfini ed altri animali marini avvelenati da queste sostanze tossiche. L'unico rimedio è la proibizione di organotins nelle pitture marine a partire dal 2001 e lo sviluppo di alternative compatibili con l'ambiente".
Un programma condotto in Germania congiuntamente da WWF, armatori, produttori di vernici marine, governo ed enti accademici ha esaminato tipi di pitture alternative. I primi risultati dimostrano chiaramente che pitture prive di organotin e biocide mantengono le stesse caratteristiche di quelle che invece contengono queste sostanze e che nei prossimi anni sarà possibile proibire l'utilizzo degli agenti nocivi.
Anche il WWF afferma che la chimica è una continua minaccia per la vita marina, non solo per la sua alimentazione ma anche per la riproduzione, agendo negativamente sullo sviluppo degli organi sessuali. Il TBT inoltre attacca la ghiandola timo, danneggiando il sistema immunitario, riducendo la capacità degli animali di reagire alle infezioni e rendendoli quindi più esposti alle malattie.
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