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Utile di 117 milioni di franchi della CMA nel 1998. La CGM in passivo di 23 milioni
Lo Shanghai Shipping Exchange considera la CMA il primo vettore marittimo della regione cinese, davanti alla COSCO e alla Maersk
22 aprile 1999
Buoni risultati per il gruppo francese CMA / CGM: dopo aver trasportato 650.000 teu, la CMA ha chiuso il 1998 con un utile netto di 117 milioni di franchi. La CGM invece ha trasportato 490.000 teu ed ha registrato un passivo di 23 milioni di franchi.. Il risultato netto consolidato è di 199 milioni di franchi.
Il buon risultato registrato dalla CMA deriva soprattutto dalla buona ripresa della domanda di export dall'Asia nella seconda metà del 1998, mentre il passivo della CGM è legato ai 92 giorni di sciopero che hanno paralizzato i porti delle Antille francesi nel secondo semestre dell'anno. Questa situazione ha determinato una perdita di 80 milioni di franchi, in parte compensata dai buoni risultati conseguiti da tutte le altre linee.
Tristan Vieljeux, presidente del gruppo armatoriale, ha detto che la fusione tra le due società avrà luogo nel prossimo giugno. Sarà una condizione, ha assicurato, affinché il gruppo possa continuare a crescere e a diventare un "global carrier".
L'anno in corso si presenta molto bene per la CMA. Le sue navi viaggiano a pieno carico dall'Asia all'Europa e lo Shanghai Shipping Exchange la considera il primo vettore marittimo della regione, davanti alla COSCO e alla Maersk. Nello scorso dicembre la CMA ha inaugurato il suo terzo collegamento Europa - Asia, con collegamento diretto con il Nord della Cina e il Giappone. Inoltre il presidente della CMA ha confermato che la società sta studiando l'opportunità di proseguire questi collegamenti oltre l'Asia, in Pacifico verso il Nord America. Saranno necessarie altre cinque navi.
Se il progetto andrà avanti, sarà senza dubbio la prima volta che un vettore marittimo francese si presenta sulla prima rotta marittima del mondo.
Molto buoni i tassi di nolo dall'Asia all'Europa: per un container dry da 20' da Hong Kong al Nord Europa il nolo è di circa 1000/1050 dollari, ma in senso contrario la situazione è disastrosa, perché è di circa 175 dollari.
Preoccupazioni desta invece il servizio della CGM per le Antille, insidiato da quello della Maersk. La linea dovrebbe essere presto riorientata a destinazione della Guyana e della parte settentrionale del Brasile, e le navi in servizio dovrebbero essere ridotte da sei a quattro.
Nel futuro delle due compagnie rimane ora un obiettivo molto importante: la fusione, che dovrà avvenire se si vorrà mantenere una compagnia di bandiera francese nel gruppo di testa dei "global carrier" mondiali. "L'epoca degli armatori di nicchia - ha detto il presidente del gruppo, Tristan Vieljeux - è ormai tramontata".
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