L'Autorità Portuale di Savona ha accolto favorevolmente una proposta per l'insediamento di attività di cantieristica da diporto nel settore dei megayachts a vela o motore di lunghezza superiore agli 80 piedi avanzata dalla W Service srl. La flotta di imbarcazioni di questo tipo è nel mondo di circa 3.000 unità e l'ente portuale crede nelle potenzialità offerte dal settore, in particolare nel Mediterraneo occidentale che l'authority sottolinea essere area frequentatissima da imbarcazioni di questo tipo.
Il progetto della W Service consiste nel posizionamento di un cantiere per megayacht nel bacino storico del porto di Savona, dove effettuare tutti i tipi d'intervento R&R, e la realizzazione di un sistema di attracchi per almeno 30 imbarcazioni fino a 300 piedi. Il piano prevede investimenti per 8 miliardi di lire in ormeggi, mezzi di sollevamento e di movimentazione orizzontale, officine meccanica ed elettrica, uffici, servizi di sicurezza ed eliporto da attuarsi tra fine 1999 e fine 2002 in tre fasi successive. Il piano avvierebbe secondo le stime un indotto di base quantificabile in 15-20 miliardi di prima fase, aumentabile a regime in 50 miliardi e di un indotto marginale doppio. L'Autorità Portuale prevede inoltre un indotto di 200 tecnici specializzati e un impatto economico diretto di 750 milioni di lire l'anno tra cantiere, brokerage, charter, fee, tenendo conto di una spesa media stimata per una revisione globale compresa tra 500 mila e 1.200 mila dollari e per la sola ripitturazione tra 270 mila e 350 mila dollari. Il centro cantieristico sarebbe inoltre generatore di un mix progettuale/produttivo di livello internazionale.
Il progetto è stato illustrato oggi nel corso di un incontro nella sede dell'ente portuale a cui hanno partecipato il presidente e il vice presidente della Provincia di Savona, Garassini e Giacobbe, il segretario della Camera di Commercio, Gambino, il direttore generale dell'Unione Industriali, Pasquale, il direttore della Confartigianato, Cerro, esponenti del settore sindacale e rappresentanti del mondo politico ed economico savonese. "Le costruzioni navali rappresentano nel sistema produttivo industriale e artigianale savonese un settore ricco di tradizioni" ha detto il presidente dell'ente portuale, Beppe Sciutto, ricordando che "nella politica dell'Autorità Portuale, già finalizzata a radicare nei due bacini di Savona e Vado la funzione passeggeri, è subentrata nel corso dell'ultimo biennio la volontà di diversificare i comparti legati all'industria del tempo libero, nel quadro di un disegno organico che prevede accanto a nuove strutture per il diporto nautico il potenziamento di attività sinergiche. Il collocamento in zona portuale, adiacente il centro storico medievale di Savona, di cantieri navali con produzioni ad alto contenuto tecnologico persegue in effetti il fine di creare nel nostro capoluogo di provincia un 'polo nautico' legato alla risorsa mare, in grado di fornire risposte in termini di nuove imprese e di nuova occupazione".
L'Autorità Portuale è convinta insomma che il settore della cantieristica navale cosiddetta minore possa incidere positivamente sullo sviluppo del comprensorio litoraneo savonese. Nel bacino di Vado - ricorda inoltre l'ente portuale - sono in corso pratiche per la concessione di aree per nuove imprese e nello scalo marittimo di Savona un'azienda ha iniziato da settembre l'allestimento di yachts, mentre la stessa W Service srl sta producendo imbarcazioni da almeno 9 metri con l'impiego di una trentina di addetti che diverranno oltre 40 alla fine di quest'anno. |
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