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Riunione a Savona dell'Autorità Portuale con enti pubblici e associazioni di categoria
Esaminati i progetti di sviluppo dello scalo, in particolare nei settori delle crociere, della cantieristica e del diporto nautico
6 ottobre 1999
Il presidente del porto di Savona Vado, Giuseppe Sciutto, ha convocato i rappresentanti degli enti pubblici, delle categorie economiche e dei sindacati per fare il punto sullo stato dei progetti di sviluppo dello scalo, in particolare di quelli relativi a comparti insediatisi recentemente nel porto ligure. L'ente portuale ricorda infatti che le attività legate ai segmenti della crocieristica, della cantieristica e del diporto nautico si sono introdotte nell'ultimo triennio in un water-front marino che solo occasionalmente aveva conosciuto nuove opportunità, senza essere riuscito a catturare definitivamente produzioni e servizi ad alto contenuto tecnologico e valore aggiunto: "Se le crociere spuntarono in un felice novembre del 1996 e le possibilità legate allo sfruttamento dell'area storica per le imbarcazioni da diporto vennero intraprese l'anno successivo, è solo da quest'anno che la cantieristica cosiddetta minore si è reinserita nel tessuto portuale con società all'avanguardia in questo campo".
Parlando di risultati l'authority rileva che "molti si sono concretizzati, altri si intravvedono nel breve-medio periodo se amministratori del porto e della città troveranno comuni intese finalizzate a produrre nuova ricchezza e incrementare i livelli occupazionali".
"Savona - continua l'Autorità Portuale - è giunta oggi al punto di poter compiere delle scelte su aree portuali preziose quanto limitate, per cui ponderatezza s'impone nella futura concessione di spazi a società e gruppi convinti che l'impresa terminalistica offra vantaggi quando adeguatamente sorretta da marketing e servizi di qualità".
L'ente portuale ricorda che il management del porto di Savona sta attentamente valutando costi-benefici delle iniziative proposte, intenzionato nel contempo a fornire risposte concrete ancora nel corso del '99. Chiedono infatti strutture la nautica, la cantieristica e l'attività crocieristica e "Savona Vado cerca di rispondere al più presto ad istanze-progetto meritevoli di indubbia attenzione da parte sia di gruppi presenti intenzionati a svilupparsi, sia di società che hanno intravvisto in questo lembo del Ponente ligure occasioni favorevoli di crescita".
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Il presidente del porto di Savona Vado, Giuseppe Sciutto, ha convocato i rappresentanti degli enti pubblici, delle categorie economiche e dei sindacati per fare il punto sullo stato dei progetti di sviluppo dello scalo, in particolare di quelli relativi a comparti insediatisi recentemente nel porto ligure. L'ente portuale ricorda infatti che le attività legate ai segmenti della crocieristica, della cantieristica e del diporto nautico si sono introdotte nell'ultimo triennio in un water-front marino che solo occasionalmente aveva conosciuto nuove opportunità, senza essere riuscito a catturare definitivamente produzioni e servizi ad alto contenuto tecnologico e valore aggiunto: "Se le crociere spuntarono in un felice novembre del 1996 e le possibilità legate allo sfruttamento dell'area storica per le imbarcazioni da diporto vennero intraprese l'anno successivo, è solo da quest'anno che la cantieristica cosiddetta minore si è reinserita nel tessuto portuale con società all'avanguardia in questo campo". 
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