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Per la prima volta dopo trent'anni gli operatori dell'UIRR registreranno quest'anno un calo dell'attività
Accusano le inefficienze del servizio ferroviario. Le vie fluviali risultano attualmente molto più utili al trasporto combinato
21 dicembre 1999
Il trasporto combinato stenta a decollare in Europa. E per la prima volta nei trent'anni di vita dell'Union Internationale Rail Route (UIRR) gli operatori privati europei registreranno a fine anno un calo dell'attività, nonostante il trasporto combinato sia unanimemente considerato come l'unico rimedio da opporre all'inquinante strapotere del trasporto camionistico. Gli operatori incolpano della scarsa competitività del settore il sistema ferroviario, incapace di fornire servizi minimamente degni di considerazione. Nonostante queste inefficienze il commissario ai Trasporti, Loyola de Palacio, e i ministri dei Trasporti dell'UE riuniti a Bruxelles hanno definito i concetti che devono essere preposti alla creazione di una rete europea di trasporto ferroviario merci (inforMARE del 13 dicembre).
Ma forse è il trasporto fluviale, più che quello ferroviario, che può attualmente dar linfa all'intermodalismo. Il servizio intermodale tra Rostock e Trieste iniziato da qualche mese non è mai riuscito effettivamente a imporsi quale via privilegiata di trasporto. E allora è nato un nuovo progetto che include il porto marittimo di Rostock, il porto fluviale di Norimberga sul Meno e di Ratisbona sul Danubio per l'inizio di un servizio tra Costanza e Norimberga da una parte e la Scandinavia e gli Stati baltici dall'altra. I carichi raggiungerebbero Ratisbona a mezzo di camion e di unità fluviali, quindi il viaggio proseguirebbe per via ferroviaria fino a Rostock, infine su traghetto fino alla Scandinavia e ai paesi baltici.
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