Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
16:44 GMT+1
Con oltre 2,5 milioni di teu Port Klang entra nella cerchia dei 15 maggiori porti container del mondo
La Klang Port Management, che gestisce circa il 30% del traffico contenitori del porto malese, prevede di raggiungere a fine anno la quota di 799.199 teu
30 dicembre 1999
Con 2.526.868 teu movimentati dall'inizio dell'anno il porto di Port Klang è entrato nella schiera dei 15 maggiori scali container mondiali. Lo ha annunciato il ministro malese dei Trasporti Ling Liong Sig, ricordando che lo scorso anno nel porto il traffico container era stato di 1,8 milioni di teu. L'obiettivo di 3 milioni di teu per il 2000 - ha detto il ministro - consentirebbe a Port Klang di entrare nella ristretta cerchia dei primi 10 porti container del mondo. Ling Liong Sig ha inoltre affermato che il successo dello scalo, che ha attirato traffici da Singapore, è stato reso possibile dalla qualità delle infrastrutture e dal basso livello delle tariffe.
Intanto la Klang Port Management sdn bhd (KPM), che svolge circa il 30% del traffico container del porto malese, ha realizzato nei primi undici mesi di quest'anno un traffico di 732.599 teu e prevede di raggiungere nell'intero 1999 la quota di 799.199 teu (570.916 teu nel 1998). Nel settore delle merci convenzionali KPM ha invece realizzato nei primi undici mesi un traffico di 7,7 milioni di tonnellate e prevede di raggiungere 8,4 milioni di tonnellate nel consuntivo dei dodici mesi (7,9 milioni di tonnellate nel 1998).
A seguito della privatizzazione dello scalo malese, la Klang Port Management il 1° dicembre 1992 ha ottenuto in concessione per 21 anni aree per complessivi 102 ettari, di cui 78 nel North Port, 20,6 nel South Port, 2 nell'area Dockyard e 1,4 nella Marina. KPM gestisce le seguenti banchine:
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore