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Nel 1999 il porto di Anversa ha movimentato 115 milioni di tonnellate di merce (-4%)
All'incremento dell'8-9% del traffico containerizzato (3,5 milioni di teu) è corrisposta una flessione di quello convenzionale
31 dicembre 1999
Primo bilancio di fine anno per il porto di Anversa. Nel 1999 lo scalo belga ha movimentato 115 milioni di tonnellate di merce, con una flessione del 4% (4,5 milioni di tonnellate) rispetto allo scorso anno. Il risultato di quest'anno è inferiore comunque solo a quello del 1998, quando il porto aveva registrato il suo record storico, ed è stato ottenuto grazie ad una consistente ripresa dei traffici negli ultimi sei mesi: il consuntivo del primo semestre infatti era di sole 55 milioni di tonnellate.
Nel 1999 sono arrivate nel porto belga 15.400 navi e il tonnellaggio medio - 13.015 tsl, contro 9.740 tsl a Gand e 7.619 tsl a Zeebrugge - è risultato in crescita del 3%. Secondo l'ente portuale di Anversa l'incremento del tonnellaggio medio conferma la necessità di continuare l'approfondimento dei fondali dello Schelda, per consentire l'accesso a navi sempre più grandi.
Il traffico container nel 1999 è stato di 3,5 - 3,6 milioni di teu. Con un totale di 38 milioni di tonnellate è risultato in crescita dell'8 - 9%. Anche questo comparto ha risentito positivamente della ripresa dei traffici verificatasi nel secondo semestre.
L'autorità portuale municipale di Anversa ha invece annunciato, senza però quantificarlo, un calo nel settore delle merci convenzionali, attribuendolo in parte alla flessione delle importazioni di prodotti siderurgici dall'Estremo Oriente e in parte al trasferimento di quote di traffico al settore containerizzato, grazie anche alla diminuzione delle rate di nolo nel 1999.
Il comparto delle rinfuse solide ha sofferto del calo dei traffici di carbone (-20%) e di minerali (-9%), ma ha registrato gli incrementi dei traffici di sabbia e ghiaia (+7%), cereali (+2%) e fertilizzanti (+1%). Il calo registrato nelle importazioni di rinfuse liquide, dovuto alla temporanea chiusura di due raffinerie, è stato invece compensato dalla recente ripresa - sia in import che in export - dei traffici di prodotti chimici e derivati. La navigazione interna ha totalizzato quest'anno un traffico di circa 62 milioni di tonnellate, di cui 13 milioni relative al settore container (+5%), grazie anche alla riduzione del 20% dei diritti portuali applicata dall'inizio dell'anno per questi traffici. L'ente portuale ha inoltre sottolineato gli effetti positivi che verranno dalle nuove misure che saranno varate domani, tra cui la riduzione delle tariffe di rimorchio per i clienti abituali del porto e gli sconti del 25% applicati per il cambio di ormeggio delle navi.
Il prossimo 1° marzo è intanto previsto l'avvio della seconda fase della realizzazione del container terminal di marea sulla riva sinistra dello Schelda. Questo impianto, la cui prima fase era stata iniziata nell'autunno dello scorso anno, ha svolto nel 1999 un volume traffico pari a quello preventivato per il 2006, quando sarà completata la costruzione del terminal. Il successo ottenuto da questa iniziativa ha spinto il Consiglio dell'ente portuale ad approvare la scorsa settimana il programma operativo del terzo container terminal di Anversa, che sarà gestito dall'alleanza Hessenatie - MSC (inforMARE del 4 marzo).
Riguardo alle prospettive di crescita dello scalo belga, l'ente portuale ha infine ribadito la necessità di continuare l'opera di approfondimento dello Schelda, ma anche di realizzare un secondo collegamento ferroviario con il Centro Europa e di riattivare la linea ferroviaria "Rhin d'Acier". Per il ripristino di questa storica linea, l'authority portuale sottolinea di aver ricevuto, così come la Regione delle Fiandre, l'appoggio incondizionato da parte dello Stato tedesco di Nordrhein-Westfalen.
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