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Il terminal della MSC nel porto di Anversa verrà dotato di tredici portainer postpanamax
La compagnia svizzera vi trasferirà tutti i suoi servizi nell'estate del 2002. Nel terminal, che sarà gestito dall'impresa Hessenatie, verrà applicato un inedito concetto di handling dei container
28 febbraio 2000
La compagnia di navigazione svizzera Mediterranean Shipping Company (MSC) e l'impresa portuale Hessenatie hanno deciso di dotare il terminal dedicato che è in corso di realizzazione nel nuovo bacino sulla riva sinistra dello Schelda nel porto di Anversa e sul quale la MSC trasferirà tutti i propri servizi nell'estate del 2002, di tredici gru postpanamax.
La compagnia armatrice MSC con un volume di circa 900.000 movimenti di container è attualmente il principale cliente del porto belga nel settore dei container. Sia MSC che Hessenatie prevedono un incremento dei movimenti di handling fino a 1.250.000 entro il 2006, il che equivale a circa 1,6 milioni di teu. Per essere in grado di svolgere tali operazioni su una banchina di 1.260 metri di lunghezza il terminal deve disporre di molte gru. Inizialmente ne verranno installate dieci, in grado di lavorare su portacontainer con file di venti container in larghezza. Poi ne verranno aggiunte altre tre. Saranno mezzi di sollevamento capaci di raggiungere una resa di 245 movimenti per squadra di lavoratori portuali. Su una stessa nave potranno lavorare fino a cinque gru.
L'elevato numero di gru farà salire il costo dell'investimento necessario per l'arredamento del terminal, ed è stato calcolato in circa 270 miliardi di euro, di cui 215 da spendere nella prima fase. Ma l'elevato rendimento (quasi 30.000 teu l'ettaro) eleverà la produttività del terminal, che sarà del 65% superiore a quella di un terminal tradizionale.
Nel terminal l'appilamento dei container verrà fatto da carriponte automatizzati, che consentiranno il deposito di un gran numero di container su superfici relativamente limitate.
Nella zona di deposito i container verranno appilati in blocchi compatti, con pile di 9 teu di larghezza, 24 lunghezza e 4 di altezza. Inizialmente nel terminal si lavorerà su 34 zone di stoccaggio. I blocchi verranno creati dai due carriponte su rotaia, completamente automatizzati, che saranno alti 15 metri dal piano banchina e che potranno essere manovrati anche da terra. Tra gru e pile di container correranno veloci sollevatori a cavaliere.
Un terminal quindi innovativo, che probabilmente servirà da prototipo per analoghe infrastrutture di altri porti.
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