Alla fine di quest'anno entrerà in funzione sui seimila chilometri di autostrada che collegano Napoli con Barcellona un unico sistema di pagamento del pedaggio con tessera magnetica emessa dalle cinque società che gestiscono vari tronchi dell'autostrada (Società Autostrade e Autostrada dei Fiori in Italia,
Autoroutes du Sud de la France ed Escota in Francia e Autopistas CESA in Spagna) e, dal 2001, con telepass conforme alle pre-norme europee da sviluppare nell'ambito del progetto 'Cesare'.
L'accordo è stato siglato oggi a Roma dal presidenti della Società Autostrade, Giancarlo Elia Valori, Giorgio D'Alessandro dell'Autostrada dei Fiori, Bernard Val dell'Autoroutes du Sud de la France, Francois Leblond di Escota e Manuel Basanez di Autopistas CESA.
L'accordo, il primo del genere in Europa, rappresenta il primo passo fondamentale verso l'interconnessione delle autostrade europee. «Questa convenzione - ha dichiarato infatti il presidente di Autostrade e dell'Asecap, l'associazione delle autostrade europee, Giancarlo Elia Valori - rappresenta un passo avanti senza precedenti nella costruzione di una rete autostradale integrata veramente europea». Le proiezioni dell'Unione Europea al 2010, ha infatti precisato Valori, «descrivono un'ulteriore forte crescita dei flussi di traffico, sia passeggeri che merci. In particolare le stime parlano di incrementi del 69% per l'autotrasporto delle merci e del 55% per quello passeggeri».
Il sistema è denominato Arcmed (sistema interoperabile di pagamento elettronico autostradale dell'Arco Mediterraneo). Tecnicamente le fasi del processo di interconnessione sono due: 1) l'accettazione di titoli di pagamento validi sull'insieme delle reti di competenza di ciascuna società autostradale: per l'Italia la Viacard-telepass emessa dalla Società Autostrade, per la Francia la Voie Libre e Caplis emesse da Asf e Escota, e per la Spagna, Acesa emessa dall'Acesa. 2) La seconda fase del progetto Arcmed comporterà inizialmente l'utilizzo di un terminale di bordo multimodale in grado di garantire la compatibilità con i sistemi già esistenti, da sviluppare nell'ambito di un progetto sotto l'egida dell'UE. L'accordo ha tenuto a sottolineare Valori è «aperto alla partecipazione di altre società concessionarie, le cui reti siano collegate con i cinque partners». Valori, infine, non ha nascosto la necessità di uno "sviluppo integrato" tra le reti autostradali e di telecomunicazioni: «devono viaggiare di pari passo - ha detto il presidente di Blu - integrandosi. Lo sviluppo del settore delle telecomunicazioni è un punto fondamentale e strategico di tutte le concessionarie europee».
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