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Scioperi nel trasporto merci e nella logistica. Ora tocca ai dipendenti degli impianti fissi (case di spedizione, corrieri) e del personale viaggiante dell'autotrasporto
I primi non effettueranno prestazioni di lavoro venerdì prossimo per 8 ore, i secondi dalle 22:00 di domenica prossima per 24 ore
23 febbraio 2000
Concluso lo sciopero di lunedì scorso dei dipendenti delle società terminalistiche membri di Assologistica, che i sindacati di categoria accusano di non voler accettare la formula del salario base unico per tutte le categorie di lavoratori che operano nei porti, un'altra agitazione sindacale è alle porte per la rottura delle trattative sul rinnovo contrattuale del trasporto merci. Per venerdì prossimo infatti le segreterie sindacali dei Trasporti hanno annunciato lo sciopero del trasporto merci e della logistica. Incroceranno le braccia per otto ore i dipendenti degli impianti fissi (case di spedizione, corrieri). Da domenica prossima alle 22:00 invece sciopererà per 24 ore il personale viaggiante dell'autotrasporto.
A Genova intanto i sindacati dei trasporti sono alle prese con l'insolubile problema della conservazione del posto di lavoro per i dipendenti dell'agenzia marittima SCA- Sea Land. L'agenzia appartiene al gruppo Scerni, alla società spagnola Naviera e alla Sea-Land. Dopo l'acquisizione della compagnia di navigazione americana da parte della Maersk, i dipendenti della SCA-Sea Land sono stati messi in mobilità, una mossa che con tutta probabilità precede la messa in liquidazione dell'agenzia marittima. Finora 24 dipendenti, per mezzo delle dimissioni volontarie, sono passati alle dipendenze della Maersk Italia, che cura gli interessi della società armatrice, e che ha uffici a Genova, Milano, Mestre (Venezia), Livorno, Napoli, Gioia Tauro, Palermo, ed uffici operativi a Trieste e Ancona. Per gli altri si profila lo spettro della disoccupazione.
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