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Si scioglie l'alleanza Carnival - Star. Va alla sola compagnia malese il controllo della NCL
Secondo Colin Au, presidente della Star, il gruppo statunitense avrebbe voluto «maggiore controllo e poteri decisionali» di quelli che la compagnia asiatica era disposta a concedere
17 marzo 2000
Si è sciolta l'alleanza tra i gruppi Carnival Corporation e Star Cruises, nata con lo scopo di acquisire il controllo di NCL Holding ASA, il gruppo norvegese che controlla la linea crocieristica Norwegian Cruise Line (inforMARE del 2 febbraio). Le trattative tra l'operatore statunitense e quello malese non sono infatti giunte a buon fine e sarà la sola Star Cruises a diventare azionista di NCL con il 95,4% del capitale. La rottura dell'intesa è stata commentata con rammarico da ambo le parti: «siamo spiacenti - ha detto in particolare Micky Arison, presidente e amministratore delegato di Carnival - di non poter partecipare alla joint venture». Arison, facendo peraltro alla Star gli auguri per le iniziative che vorrà intraprendere, ha dichiarato che il mancato accordo non peserà negativamente sugli introiti di Carnival.
Secondo quanto affermato dal gruppo malese, Star non avrebbe accettato di lasciare a Carnival un'influenza maggiore sull'alleanza: «loro volevano maggiore controllo e poteri decisionali di quelli che noi eravamo disposti a concedere», ha spiegato il presidente Colin Au ricordando che Carnival avrebbe avuto solo il 40% del capitale della Arrasas Ltd., la società controllata al 100% da Star e creata per il takeover su NCL. Colin Au ha sottolineato che Star, essendo ora il solo azionista di NCL, può muoversi con più libertà e gestire i marchi crocieristici Star Cruises, NCL e Orient Line con più flessibilità.
Il gruppo malese sta intanto preparando un piano finanziario che gli consenta l'acquisto di NCL, valutato complessivamente - sulla base del costo unitario di 35 corone norvegesi per azione - 1,1 miliardi di dollari. A questa cifra c'è però da aggiungere la situazione debitoria di NCL, pari a circa 800 milioni di dollari, a cui dovrà far fronte la sola Star.
Con l'acquisizione di NCL, quarto operatore del mercato crocieristico mondiale, Star Cruises si posizionerà al terzo posto della graduatoria delle compagnie del settore, preceduta dalla britannica P&O e dalla stessa Carnival, saldamente in testa al business crocieristico internazionale.
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