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Progetto europeo per la sicurezza della navigazione coordinato dall'ente portuale di Livorno
Saranno realizzati di sistemi in grado di prevedere e segnalare a terra anomalie di funzionamento dei sottosistemi della nave (scafo, pompe di sentina, propulsori, sistemi antincendio, eventuali spostamenti del carico, ecc.)
14 giugno 2000
L'Autorità Portuale di Livorno coordinerà la realizzazione di un progetto dal titolo "Intelligent tools for emergency applications & decision support" (ITEADS), approvato dalla Direzione Generale Information Society (ex DG 13) della Commissione Europea. Il progetto, che ha un costo complessivo di 5,6 miliardi di lire, prevede la realizzazione di una nuova generazione di sistemi intelligenti e di sensori a bordo delle navi in grado di prevedere e di segnalare a terra, oltre che al comando nave e all'armatore, eventuali anomalie di funzionamento dei vari sottosistemi (scafo, pompe di sentina, propulsori, sistemi antincendio, eventuali spostamenti del carico, ecc.) prevenendo di fatto avarie o incidenti.
Il presidente dell'ente portuale di Livorno, Nereo Marcucci, ha incontrato oggi a Bruxelles il responsabile della Commissione Europea per il progetto, il portoghese Edoardo Barreto, con il quale si è intrattenuto a colloquio sui temi della sicurezza, dell'ambiente e dell'innovazione tecnologica. Barreto ha ricordato che la Commissione UE sta predisponendo il contratto che sarà possibile firmare entro l'estate, mentre già dal prossimo ottobre potrà essere dato il via al progetto. I tempi di realizzazione sono previsti in due anni di lavoro.
«L'Autorità Portuale - ha detto Marcucci - coordina questo progetto europeo perché ritiene che occorra passare dalle giuste recriminazioni e preoccupazioni per tutto ciò che attiene la sicurezza della navigazione e la protezione dei nostri mari e delle coste alla concretezza data da progetti scientifici ed alla certezza delle norme che non possono che essere comunitarie». Il progetto ITEADS è infatti una risposta alla domanda crescente di sicurezza della navigazione sia nei confronti di navi passeggeri sia per le navi commerciali, che l'opinione pubblica europea avanza da tempo anche alla luce delle recenti tragedie umane ed ecologiche.
I partner del progetto sono coordinato dall'Autorità Portuale di Livorno sono Navia Maritime A.S. Division Autronica (Norvegia), Norwegian Marine Technology Research Institute (Norvegia), Marac Electronics S.A. (Grecia), Minoan Lines S.A. (Grecia), Datamat Ingegneria dei Sistemi (Italia), Visma Marine Asa (Norvegia), Ulysses Marine Electronic Market Ltd (Gran Bretagna), National Technical University of Grece (Grecia), Rigel Engineering (Italia), Horama (Grecia). Queste società metteranno a frutto studi e ricerche condotte sull'argomento realizzando a Livorno un prototipo di elaboratore in grado di ricevere le informazioni dai vari sensori dislocati a bordo, elaborarle in tempo reale e fornire suggerimenti per le decisioni da prendere. Non si tratta di un meccanismo destinato a sostituire gli attuali controlli o le ispezioni a bordo operati dalle società di certificazione navale, ma semmai una opportunità per le autorità marittime e portuali circa le decisioni che potranno assumere nei confronti dell'attracco o meno in un porto delle navi che presentano anomalie di funzionamento.
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