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Risorse economiche, attuazione di programmi di prevenzione, presenza di un Comitato per la sicurezza e rispetto delle leggi fanno di Seattle uno dei porti più sicuri del mondo
Conclusa la visita della delegazione ligure al porto americano
5 dicembre 2000
Si è conclusa la terza visita della delegazione ligure ai porti stranieri condotta nel quadro del progetto sulla sicurezza portuale promosso dalla Regione Liguria e dalle tre autorità portuali di Genova, La Spezia e Savona (inforMARE del 2 ottobre). Dopo quelle svolte nelle scorse settimane ad Amburgo e Barcellona, la delegazione è ora rientrata in Italia dalla visita al porto statunitense di Seattle.
Nel porto americano la delegazione ha incontrato i massimi responsabili della sicurezza dello scalo: importanti imprese terminaliste come APL, la Guardia Costiera che, insieme con i Vigili del Fuoco, gestisce i piani di intervento per le merci pericolose e le grandi emergenze, l'ILWU, il ponente sindacato dei lavoratori portuali americani, l'OSHA, l'agenzia federale del ministero del Lavoro USA preposta al controllo della sicurezza, la Pacific Maritime Association (PMA), l'associazione degli imprenditori portuali di Seattle e l'AON, un importante broker assicurativo che contribuisce alla valutazione dei rischi e partecipa alle misure di prevenzione per agevolare così i premi assicurativi alle imprese.
Nel corso degli incontri è stata rilevata l'ingente quantità di risorse economiche che viene investita per la sicurezza del lavoro nel porto, sia da parte pubblica che imprenditoriale, il forte impegno sull'attuazione di programmi di prevenzione, la presenza attiva di un Comitato di coordinamento permanente per la sicurezza formato dall'Autorità Portuale, dagli imprenditori della PMA e dai rappresentanti del sindacato ILWU, che ha il monopolio di tutte le attività di banchina.
La delegazione ligure è stata colpita dal diffuso rispetto della legge, sia quella dello Stato federale che quelle locali, e degli accordi sindacali sulla sicurezza, elementi che sembrano costituire la ricetta vincente di un porto tra i più sicuri e redditizi del mondo, nel quale da anni non si verificano più infortuni mortali.
«Possiamo affermare - spiega una nota della delegazione ligure - che le nostre leggi, se possibile, sono mediamente più garantiste e più restrittive in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, lo stato delle nostre conoscenze in materia è allo stesso livello se non addirittura, immodestamente, superiore. Ciò che stride al confronto con i partners americani è indubbiamente il "naturale" rispetto delle regole, il livello di condivisione che gli imprenditori e i lavoratori hanno sul fatto che la sicurezza è un buon business per tutti e infine la quantità di risorse e di mezzi a disposizione delle amministrazioni e degli organi pubblici di controllo».
Il porto di Seattle gestisce traffici per circa 34 miliardi di dollari l'anno, con un volume di traffico container di circa 1,5 milioni di teu. La Port of Seattle Commission gestisce sia il porto che l'aeroporto (che da '92 ad oggi è passato da 17 a 27 milioni di passeggeri) con un totale di 2.000 dipendenti. I cinque membri della Commissione che gestisce lo scalo sono eletti direttamente dai cittadini della Contea i quali, con la propria tassazione, consentono investimenti per 35 milioni di dollari l'anno oltre a quelli derivanti dai ricavi delle concessioni e delle commissioni.
Il gruppo di studio dei tre scali liguri, guidato dal coordinatore del progetto, era formato da otto operatori della sicurezza, in rappresentanza di autorità portuali, autorità marittima, Asl, sindacati, compagnie, imprenditori, Ispettorato del Lavoro.
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