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Traffico record l'anno scorso nel porto di Ravenna
Sono state movimentate 22,7 milioni di tonnellate di merci (+6,8%)
26 gennaio 2001
Il traffico nel porto di Ravenna nel 2000 ha raggiunto la quota record di 22.676.795 tonnellate movimentate ed ha totalizzato un incremento del 6,8% su quello realizzato l'anno precedente. Il precedente picco di traffico era stato registrato nel 1998, quando erano state movimentate 21.933.981 tonnellate di merci.
Ancora accentuato lo squilibrio tra sbarchi (+8,0%) ed imbarchi (-0,4%). Tale andamento - spiega l'ente portuale ravennate - riflette in parte il quadro economico nazionale in cui le importazioni extra UE, che rappresentano il principale ambito di scambio per i porti adriatici, sono cresciute ad un tasso quasi doppio rispetto alle esportazioni.
E' risultata in crescita la quota di merci secche, che rappresentano il 55% del traffico complessivo. In questo settore gli incrementi più rilevanti sono stati quelli dei prodotti metallurgici (+867.000 tonnellate, in particolare coils) e dei minerali greggi e materiali da costruzione (+573.000 tonnellate, in particolare le materie prime ceramiche).
Nel caso dei coils l'Autorità Portuale di Ravenna segnala sia un significativo aumento dell'attività industriale legata alla trasformazione dell'acciaio, sia la formazione di scorte "speculative" (alla luce del previsto aumento del dollaro), avvenuta soprattutto nel primo semestre dell'anno. Per quanto riguarda invece i materiali ceramici, a partire dal 1993, a seguito della crisi monetaria che ha provocato una profonda revisione delle dinamiche di approvvigionamento delle industrie delle piastrelle alla costante ricerca di fornitori più economici rispetto a quelli del tradizionale mercato tedesco, Ravenna ha accresciuto progressivamente le proprie movimentazioni di prodotti provenienti dall'Ucraina e dalla Turchia, che ormai rappresentano il 13% del totale portuale.
La movimentazione container è stata di 181.387 (+4,6%), con un incremento del 6,4% dei container pieni (che rappresentano il 65% del totale) e dell'1,4% di quelli vuoti.
Le merci convenzionali hanno totalizzato un aumento del 19%. In crescita anche le rinfuse solide (+10%), mentre sono calate invece le merci su trailer (-9%).
E' risultata in lieve flessione (-1%) il traffico di prodotti petroliferi, che rappresentano il 25% del traffico portuale (contro il 36% nel 1995).
In termini di origine/destinazione delle merci, l'Autorità Portuale di Ravenna ha rilevato una crescita degli scambi con tutti i porti appartenenti alle diverse regioni geografiche del mondo, fatta eccezione per quelli del Nord Europa e dell'Africa. E' aumentato di quasi 2,5 punti percentuali il peso del Mediterraneo e Mar Nero (nel 2000 pari al 69% del totale) pur diminuendo il traffico di cabotaggio con i porti nazionali. In crescita di quasi un punto anche la quota spettante all'America Settentrionale e all'Asia. Per quanto riguarda i contenitori spicca l'incremento di Israele (+10.500 teu) che rappresenta il principale Paese partner del porto italiano con una quota del 26%. In calo invece la Grecia (-6.500 teu) mentre sono cresciuti Libano, Turchia ed i porti africani.
Porto di Ravenna Statistiche del traffico 2000 (Fonte: Autorità Portuale di Ravenna)
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