. Lo ha affermato il ministro della Marina mercantile, Christos Papoutsis, presentando il suo piano di riorganizzazione dei servizi traghetto e dei servizi marittimi costieri, che prevede un network di rotte considerate necessarie per assicurare i collegamenti con le isole. Saranno i vettori marittimi a dover avanzare richieste per operare su determinate rotte. I criteri di scelta delle compagnie di navigazione - ha assicurato Papoutsis - saranno severi: queste dovranno infatti presentare ogni anno un programma di servizi, versare un deposito cauzionale ed avere una flotta composta da unità con elevati standard di sicurezza.
Il piano prevede che, nel caso per alcune linee non giungano manifestazioni di interesse da parte di armatori, saranno bandite gare per assegnarle in concessione a vettori dell'UE per tre o cinque anni. I servizi su queste rotte, considerate meno remunerative, saranno sovvenzionati tramite un fondo speciale dei trasporti che sarà creato imponendo un'apposita tassa gravante sui biglietti dei servizi traghetto.
L'Unione Europea ha già liberalizzato dal 1° gennaio 1999 il mercato cabotiero comunitario, con esclusione di quello greco, che aveva ottenuto una proroga fino al 1° gennaio 2004. Una serie di gravi incidenti occorsi ad alcuni traghetti ellenici avevano però indotto il governo di Atene a programmare un'apertura anticipata del mercato. Secondo l'esecutivo infatti la nuova concorrenza avrebbe incentivato gli armatori nazionali a rinnovare le proprie flotte e avrebbe contribuito ad incrementare gli standard di sicurezza e di qualità dei servizi. |
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