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Nuovamente deludenti i risultati ottenuti da Kværner nel settore navalmeccanico
Incrementato del 54% il portafoglio ordini, che a fine anno ammontava a 24,5 miliardi di corone norvegesi
22 febbraio 2001
Il gruppo anglo-norvegese Kværner ASA ha annunciato oggi i risultati preliminari per l'anno terminato lo scorso 31 dicembre. L'utile prima delle imposte è ammontato a 513 milioni di corone norvegesi su un fatturato di 54,5 miliardi di corone norvegesi.
«Dopo due anni di radicale chirurgia - ha detto il presidente e CEO del gruppo, Kjell E Almskog - Kværner ha dimostrato che è una società che ha riguadagnato la sua redditività ed ha incrementato la sua forza finanziaria, e questo è un successo tangibile per un gruppo che ora è radicalmente cambiato».
Nel corso del 2000 il gruppo ha ridotto ulteriormente i costi di 824 milioni di corone norvegesi rispetto al 1999. Calo derivante anche dal dimezzamento del personale, passato l'anno scorso da 62.000 a 34.000 persone (22.000 persone sono state trasferite nell'ambito della vendita di Kvaerner Construction e delle relative filiali).
Il settore navalmeccanico, da cui il gruppo intende uscire, ha nuovamente deluso. In questo comparto Kværner ha registrato un utile operativo di 32 milioni di corone, contro i 47 milioni di corone del 1999. Il risultato negativo è stato attribuito alla scarsa consistenza dei contratti ottenuti dai cantieri Masa Yards e dalla produzione di un'unità perforatrice nei cantieri Warnow. Non è stata inoltre ancora registrata alcuna entrata relativa alla costruzione della prima nave negli stabilimenti di Filadelfia. Nel 2000 i cantieri navali del gruppo hanno ottenuto ordini per complessivi 20,1 miliardi di corone norvegesi, contro i 5,2 miliardi di corone norvegesi del 1999. A fine anno il portafoglio ordini era di 24,5 miliardi di corone norvegesi, superiore del 54% rispetto a quello di dodici mesi prima.
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