Il presidente dell'Autorità Portuale di Livorno, Nereo Marcucci, ha incontrato oggi a Palazzo Rosciano i rappresentati delle Ferrovie dello Stato (FS), degli operatori portuali e delle organizzazioni sindacali, invitati per discutere dei problemi della ricezione e dell'inoltro delle merci per via ferroviaria.
Giuseppe Casini, direttore del settore Cargo di Trenitalia, la società di trasporto delle FS, e Mirella Bologna, direttore di stabilimento di Livorno, pur non smentendo le attuali difficoltà, hanno affermato che, grazie ad alcuni interventi, la situazione da/per il porto di Livorno è da considerarsi in via di normalizzazione. «I treni - ha detto Casini - stanno regolarmente accedendo in porto e stanno regolarmente raggiungendo le loro destinazioni senza particolari difficoltà». In questi giorni - è stato rilevato - l'assoluta regolarità dei flussi ferroviari da/per il porto è stata d'altronde confermata anche da alcuni operatori portuali che movimentano le proprie merci esclusivamente via treno. I recenti disservizi sono stati imputati al forte aumento dei traffici del porto di Livorno, che ha avuto conseguenze sul trasporto ferroviario. Nel 2000 il trasporto su rotaia delle merci in entrata ed in uscita dal porto ha registrato un aumento del 6% rispetto al 1999, e già nello scorso febbraio è incrementato dell'8%, causando così un forte aumento dell'attività che è risultato contemporaneo all'incremento dei carri destinati a Livorno per manutenzione, alle assenze di personal ed ai cambiamenti degli orari dei treni di lunga percorrenza non ancora armonizzati con quelli delle manovre interne al porto.
Casini ha comunque confermato la volontà delle FS di sostenere lo sviluppo del porto di Livorno, con un'azione che prevede interventi sia nel settore delle risorse umane che in quello delle risorse tecniche.
Nell'immediato la situazione sarà migliorata con l'impiego di personale in sostituzione di quello assente. A medio termine sono però previste in Toscana nuove assunzioni. Verranno inoltre liberate delle aree occupate da vagoni in attesa di riparazione, che saranno avviati altrove. In proposito Mirella Bologna ha smentito che i vagoni destinati alla demolizione siano stati trasferiti da Firenze Cascine a Livorno, essendo anzi avvenuto il contrario.
Il miglioramento del servizio avverrà anche sul piano tecnico. In tempi brevi verranno acquistati circa 80 locomotori; 11.000 carri (anziché 5.500 come da prassi) saranno oggetto di revisione ciclica.
L'impegno delle FS e dell'ente portuale nel riqualificare il settore ferroviario ha condotto anche all'avvio della realizzazione di un apposito studio per analizzare la qualità del servizio ferroviario messo a disposizione dei circa 30 terminal portuali. |
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