E' difficile precisare delle scadenze, indicare delle date certe, quando si parla del progetto del terzo valico ferroviario Genova-Milano. Lo stesso accade per gran parte delle grandi opere infrastrutturali italiane. L'opera appenninica comunque, dopo almeno due anni necessari per arrivare alla progettazione esecutiva, potrebbe essere realizzata entro il 2008. Lo ha detto oggi il vicepresidente della Regione Piemonte, William Casoni, a conclusione dell'incontro organizzato dall'ente regionale ligure, nella propria sede di via Fieschi, per fare il punto sull'iter progettuale.
Attualmente si stanno cercando i consensi delle amministrazioni comunali coinvolte dal progetto, per spianare la strada al suo percorso di approvazione. «Dopo la riunione della Conferenza dei Servizi dello scorso dicembre - ha spiegato l'assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Vittorio Adolfo - abbiamo avuto incontri con tutte le municipalità e gli enti interessati dal progetto, per dare risposte alla Valutazione d'Impatto Ambientale e per ottenere il consenso dei Comuni, che dovranno manifestarlo in sede di Conferenza dei Servizi». I tecnici dell'ente regionale ligure hanno infatti analizzato con le amministrazioni comunali le osservazioni della VIA che - ha detto Adolfo - vertono in particolare sulla collocazione del materiale di risulta della costruzione delle gallerie (che la Regione ligure vorrebbe fosse utilizzato per i tombamenti nel porto genovese), sulle modalità di apertura, di conduzione e di durata dei cantieri, e sulla modalità di realizzazione e sull'impatto ambientale delle finestre delle gallerie.
Il lavoro di consultazione con gli enti territoriali - ha sottolineato Adolfo - «è terminato con soddisfazione». «La Regione Liguria ha fatto la sua parte - ha aggiunto Casoni - ora noi faremo la stessa cosa, programmando una serie di incontri con circa 12 Comuni (la linea arriva fino a Novi Ligure, ndr). Entro l'estate potremo avere la condivisione dei territori, poi in autunno potrà svolgersi la Conferenza dei Servizi».
Adolfo e Casoni hanno ribadito che il terzo valico è un'opera «decisamente strategica» (già inserita nel '95 tra gli obiettivi strategici dell'ente regionale piemontese). Le due Regioni ora lavorano perché, quando si tornerà attorno ad un tavolo per prendere delle decisioni, non ci siano sorprese.
B.B.
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