La Far East Freight Conference (FEFC) ha in programma di elevare di 300 dollari per teu i noli della relazione westbound Asia - Europa a partire dal prossimo 1° gennaio. A questo aumento seguirà, il 1° marzo successivo, quello di 250 dollari per la relazione eastbound Europa - Asia.
Le misure sono considerate indispensabili per contrastare gli effetti del calo dei volumi di traffico combinati con quelli dell'eccesso di capacità determinato dall'inserimento nelle flotte delle navi ordinate negli scorsi anni.
Le difficoltà incontrate dalle compagnie in questo mercato - accentuate sempre più dal crescente divario tra domanda e offerta piuttosto che dalle conseguenze dell'attacco terroristico negli USA e della crisi internazionale - sono state evidenziate nei giorni scorsi dal gruppo CP Ships, che ha dichiarato di aver registrato una perdita di 16 milioni di dollari nei traffici Asia - Europa nei primi nove mesi di quest'anno e di 2 milioni di dollari nel terzo trimestre (inforMARE del 31 ottobre 2001).
I noli nella relazione Asia - Nord Europa sono scesi in alcuni casi anche a 350-400 dollari per container da venti piedi, né è migliore la situazione per l'ancor più debole relazione eastbound.
Le compagnie della FEFC, che complessivamente rappresentano circa il 70% del traffico containerizzato tra Asia ed Europa, sono: APL, CMA CGM, Egyptian International Company, NSCSA, Egyptian Navigation Co, Hapag-Lloyd Container Linie, Hyundai Merchant Marine, "K" Line, Maersk Sealand, MISC, Mitsui O.S.K. Lines, NYK Line, OOCL, P&O Nedlloyd, Yangming Marine Transport.
|
|