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Carnival punta tutto sul rinvio dell'assemblea degli azionisti della P&O Princess
Secondo il gruppo statunitense tale decisione non darebbe alla Royal Caribbean il diritto di terminare l'intesa con la compagnia britannica
5 febbraio 2002
Le motivazioni della bocciatura da parte del consiglio d'amministrazione della P&O Princess della nuova offerta d'acquisto avanzata dalla Carnival Corporation sono - secondo il chairman e CEO della Carnival, Micky Arison - «fuorvianti e non appropriate» (inforMARE del 4 febbraio 2002). «Carnival - ha detto ieri sera Arison - è sempre stata pienamente intenzionata ad acquisire la P&O Princess e ha fatto grandi sforzi e speso risorse significative per proporre un'offerta superiore agli azionisti della P&O Princess. Le continue affermazioni in senso opposto del consiglio d'amministrazione della P&O Princess non sono fatte nell'interesse dei loro azionisti».
Rispondendo alle motivazioni che hanno indotto il cda della P&O Princess a rifiutare la nuova proposta del gruppo crocieristico statunitense e la sua richiesta di rinvio dell'assemblea generale straordinaria della compagnia britannica, in programma il prossimo 14 febbraio, la Carnival ha affermato che - contrariamente a quanto asserito dal Board della P&O Princess - gli azionisti possono aggiornare l'assemblea senza dare alla Royal Caribbean il diritto unilaterale di porre termine all'accordo di integrazione che ha siglato con la compagnia britannica (inforMARE del 20 novembre 2001).
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