«Che si faccia subito, entro qualche anno, altrimenti non se ne faccia più nulla». I giudizi sulla possibilità di realizzazione del terzo valico ferroviario nell'Appennino tra Genova e Milano sono assolutamente discortanti e la frase lapidaria espressa questa mattina dal presidente dell'Associazione Industriali di Genova, Stefano Zara, non è che una delle forti prese di posizione sul futuro del progetto, che ha una storia ormai secolare ma che non è mai stato vicino al suo avvio. Oggi, nella sede della Camera di Commercio di Genova, il Comitato Transpadana ha illustrato la lettera aperta che inviata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, e al ministro delle Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione, per chiedere al governo italiano di far sì che il progetto del terzo valico sia inserito nei piani infrastrutturali prioritari dell'Unione Europea, e in particolare nel progetto prioritario n. 6 Francia-Italia Lione-Torino-Milano-Trieste. Ciò garantirebbe al progetto - ha spiegato il segretario generale di Transpadana, Bruno Bottiglieri - il sostegno delle agevolazioni e dei cospicui investimenti comunitari per la creazione delle reti TEN (Trans-European Network).
L'ultimo atto nella lunga storia del progetto del terzo valico è costituito dalla recente sottoscrizione di un'intesa istituzionale quadro tra la Regione Liguria e il governo per la realizzazione delle grandi infrastrutture che insistono in gran parte sul territorio ligure (inforMARE del 6 marzo 2002). Il testo dell'accordo - che riportiamo di seguito - per espresso volere del presidente della giunta regionale, Sandro Biasotti, riporta le date di inizio previsto dei lavori. Un fatto inedito nel tormentato iter del progetto. Una tempistica che però l'opposizione ritiene improbabile possa essere rispettata, visto che mancano i fondi. Giuseppe Pericu, sindaco del Comune di Genova, che è uno dei soci del Comitato Transpadana, si è dichiarato a favore della realizzazione della nuova linea ferroviaria, «senza la quale - ha detto nel corso dell'incontro - si procurerebbe un danno molto forte all'economia della città, ma anche all'ambito milanese e torinese». «E' essenziale - ha spiegato - che il governo si faccia carico di queste richieste e inserisca il collegamento nella rete europea». Ma il primo cittadino genovese, oltre agli auspici, ha espresso le sue perplessità «perché non esistono i danari per proseguire l'opera e perché il soggetto concessorio è cambiato». «L'unica tratta finanziata è la Torino-Milano» ha precisato il sindaco, ribadendo che per il terzo valico «occorre passare alla fase operativa, che ci siano i danari e che si inizino le opere», mentre «oggi così non è». Pericu ha ricordato inoltre che la conferenza dei servizi sul terzo valico, che ricade sotto la diretta responsabilità del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata insediata il 27 dicembre 2000 e che da allora «non se ne sa più niente». Parole indigeste per il presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone, secondo il quale è necessario fare azione di lobby presso l'UE per far sì che il progetto del terzo valico sia inserito nel sistema infrastrutturale prioritario dell'Europa. Un'azione di lobby che la posizione del sindaco di Genova rischia di compromettere. «Saluto invece con enorme favore - ha detto Odone - l'accordo tra la Regione e il governo».
Ma perplessità sull'operato del Biasotti sono state avanzate anche dagli industriali genovesi che - come ha più volte lamentato lo stesso Biasotti - non sono invero mai stati teneri nei giudizi sull'azione del presidente regionale. Il leader di Assindustria, Stefano Zara, ha manifestato oggi i suoi principali elementi di preoccupazione. Il primo riguarda l'asse di collegamento che si sta delineando a nord delle Alpi. La direttrice europea dovrà unire Vienna con Parigi e sarà per i porti del Nord Europa una linea privilegiata per servire i mercati dell'Europa orientale. «Il problema - ha detto Zara - non è fermare quell'operazione, che non può essere fermata, ma agire su altre infrastrutture aprendo il terzo valico». L'altra preoccupazione di Zara riguarda il ritardo con cui potrà essere realizzato il valico ferroviario. «Cambiare i flussi di traffico quando sono consolidati - ha spiegato - non è possibile». Zara è stato più esplicito. «I tempi di realizzazione del terzo valico - ha aggiunto - sono dettati dal mercato». Biasotti aveva ipotizzato il completamento dell'opera nel 2010-2011. «I tempi giusti - ha risposto oggi il presidente degli industriali genovesi - sono il 2008, il 2009, se no la concorrenza ci massacra. Se il terzo valico si farà in 10-11 anni è meglio non farlo perché - ha precisato ricordando la vicenda del grande bacino di carenaggio galleggiante del porto di Genova che non è mai stato utilizzato - come il Superbacino non servirà più».
Il terzo valico non finisce di suscitare polemiche, nonostante tutti siano concordi nel ritenere l'opera vitale per l'economia del Nord Italia, della Liguria, di Genova e del suo porto. Senza un collegamento con le principali infrastrutture europee il porto di Genova - la "porta del Sud Europa" - dovrà passare lo scettro ad altri scali, cedendo le sue ultime quote del mercato della Pianura Padana, già saccheggiato a destra e a manca e ancor più vicino ai porti esteri grazie alle nuove linee di trasporto europee. La vicenda è forse ad un punto di svolta. Tutti ammettono la necessità di realizzare le nuove infrastrutture e la giunta regionale ligure ha giocato la sua credibilità su questo progetto. Forse questo penoso strascicarsi avrà termine: il terzo valico sarà abbandonato o realizzato, alleviando la nausea che soffoca chi da anni è costretto a scriverne.
Bruno Bellio
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
SEGRETERIA DEL MINISTRO
INTESA ISTITUZIONALE QUADRO TRA IL GOVERNO E LA REGIONE LIGURIA PER LA REALIZZAZIONE DELLE GRANDI INFRASTRUTTURE
Palazzo Chigi - Sala degli Arazzi, 6 marzo 2002
Intesa Generale Quadro
Il giorno 6 marzo 2002 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
Tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
e
la Regione Liguria
Considerato che la Liguria è parte fondamentale della più vasta area settentrionale del Paese dove, dal Piemonte al Friuli V. Giulia, si concentra oltre il 53% del Prodotto Interno Lordo del Paese;
Considerato altresì che 1'intera Liguria, anche per la sua posizione e conformazione fisica è parte costitutiva dei grandi assi strategici di mobilità che congiungono 1'Europa occidentale con quella orientale, dove transita più di un quarto della movimentazione europea di merci: si pensi al corridoio plurimodale sud-occidentale-orientale "Barcellona-Ventimiglia-Genova-Milano-Venezia- Trieste.Kiev" e a que1lo nord-occidentale-orientale "Lione-Torino-Milano-Venezia-Trieste-Kiev";
Considerato dunque che, per le ragioni sopraesposte, la Regione Liguria costituisce uno dei sottosistemj chiave di una poderosa struttura geo-economica, anche perché l'offerta logistica rappresentata dagli Hub portuali di Savona, Genova, La Spezia rappresenta un fattore di forza e di competitività determinante per la competitività dell'intera macro-regione;
Considerato altresì che l'attuale assetto infrastrutturale, rispetto alle funzioni richiamate non appare ancora adeguatamente dimensionato e integrato, anche per la lentezza con la quale hanno proceduto fino ad oggi gli investimenti necessari per il potenziamento e la qualificazione dell'intero sottosistema regionale;
Considerato che, tra l'altro, appare significativamente in ritardo l'adeguamento delle reti ferroviarie, il completo allaccio dell'offerta retroportuale e la capacità di interagire con i Paesi dell'Europa centrale attraverso un sistema di valichi efficienti;
Considerato poi che l'intera Liguria rappresenta anche una parte importante e qualificata dell'offerta turistica nazionale, con ambienti e aree culturali di irripetibile valore, conosciute in tutto il mondo e meta di significativi flussi di turismo nazionale e internazionale;
Considerato ancora che, per le ragioni fin qui evidenziate, tutta la comunità regionale vive una condizione di permanente congestione. sopportando il peso di rilevanti traffici e movimenti naziona1i e transnazionali, insieme a quelli intensi generati dalla vita locale;
Consideralo altresì che i volumi significativi di traffico di merci e di persone - provenienti dai diversi versanti dell'Europa occidentale e che transitano oggi sul territorio ligure - anche per la ridotta funzionalità degli altri valichi occidentali, determinano particolari effetti sulla sicurezza complessiva dell'area e, attraverso di questa, sull'intero territorio nazionale,
Considerato. dunque, che il territorio regionale deve essere significativamente raccordato e messo in rete con l'intero Paese e con l'Europa, oltreché con tutte le sponde del Mediterraneo, anche perché 1'attuale offerta di infrastrutture di mobilità e di trasporto non è in alcun modo idonea a soddisfare la domanda attuale, né tantomeno ad assicurare il sostegno alla crescita e allo sviluppo auspicato, sia in termini quantitativi che di competitività dell'intero sistema regionale;
Considerato altresì che il territorio ligure, per le sue particolari caratteristiche fisiche e orografiche, presenta anche un. grave deficit di infrastrutture per i collegamenti e la mobilità interna, in particolare di tipo trasversale, tra l'arco costiero tirrenico e il versante padano;
Considerato pertanto che sul territorio della Regione Liguria è necessario adeguare la dotazione infrastrutturale per la mobilità e per la qualificazione territoriale; e che larga parte del deficit infrastrutturale fin qui evidenziato, per il suo rilievo sociale ed economico, riveste carattere di vera e propria "emergenza" e assume pertanto la configurazione di "preminente interesse nazionale"; e che vi è inoltre un ulteriore fabbisogno infrastrutturale in situazioni di "criticità" e di "priorità" rispetto al quale appare opportuna una cooperazione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Liguria;
Vista la legge Costituzionale n° 3 del 18 ottobre 2001 che assegna alle Regioni rilevanti funzioni e responsabilità nei settori delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto l'articolo 1 della Legge n. 443 del 2l dicembre 2001 "Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive" (detta Legge Obiettivo), che al comma 1 dispone che "il Governo, nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle Regioni, individua le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti produttivi e strategici e di preminente interesse nazionale da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese"; e che nel medesimo comma 1 si dispone che l'individuazione di dette infrastrutture sia operata a mezzo di un Programma formulato su proposta dei Ministri competenti e/o delle Regioni interessate, e poi inserito nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria con l'indicazione degli stanziamenti necessari per la loro realizzazione, e si prevede inoltre che, in sede di prima applicazione della legge, detto Programma sia approvato dal CIPE entro il 31 dicembre 2001;
Visto che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell'ambito delle proprie attribuzioni ha promosso la redazione di detto Programma raccogliendo le proposte dei Ministeri competenti e delle Regioni interessate;
Vista pertanto la proposta di collaborazione presentata - congiuntamente dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministro per gli Affari Regionali - al Presidente della Regione Liguria con la nota del 30 ottobre 2001;
Vista la disponibilità congiunta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Presidente della Regione Liguria, manifestatasi nell'incontro del 12 novembre 2001 presso gli Uffici del Ministero, a sottoscrivere una Intesa Generale Quadro per affrontare i problemi sopraevidenziati nell'interesse comune e convergente del Paese e della Regione; e viste le proposte avanzate dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e dal Presidente della Regione Liguria in quella sede al fine della preparazione del 1° Programma nazionale delle infrastrutture di preminente interesse strategico nazionale;
Visto il 1° Programma delle infrastrutture strategiche approvato dal CIPE nella seduta del 21 dicembre 4001 e le proposte infrastrutturali ivi contenute per il territorio della Regione Liguria;
Visto quanto unanimemente deliberato in data 17 gennaio 2002 dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni- Autonomie Locali in merito alle necessarie Intese per l'attuazione della Legge Obiettivo;Tra
il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rappresentato dal Ministro Pietro Lunardi
e
la Regione Liguria rappresentata dal Presidente Sandro Biasotti
si stipula la seguente
Intesa Generale Quadro;
Le Parti, su proposta congiunta delle stesse, come verificato nell'incontro sopra richiamato del 12 novembre 2001 e nei successivi incontri tecnico-istruttori, convengono che le infrastrutture e le opere interessanti il territorio ligure comprese nel Programma approvato dal CIPE il 21 dicembre 2001, per le ragioni sopra, menzionate, rivestono il carattere di "preminente interesse nazionale".
Le infrastrutture di cui al punto precedente sono articolate secondo le macrotipologie indicate di seguito:
1. Corridoi ferroviari:
Corridoio Tirrenico-Nord Europa:
Linea Genova- Ventimiglia; raddoppio delle tratte S. Lorenzo - Andora e Andora -
Finale Ligure; l'avvio dei lavori è previsto nel 2003; Nuova linea Genova - Novi Ligure - Milano: compreso il Terzo Valico dei Giovi; l'avvio dei lavori è previsto ne1 2004;
Corridoio Tirreno -Brennero:
Linea La Spezia - Parma - Verona: potenziamenti e raddoppi della linea Pontremolese;
Nodo ferroviario di Genova:
Comprende, tra gli altri, i seguenti lavori : spostamento a mare della tratta Voltri-Pegli; connessione della tratta Voltri-Borzoli
con linee esistenti; completamento della tratta Voltri-Sampierdarena; tratta Genova
Brignole-Terralba; l'avvio dei lavori è previsto nel 2003;
Riqualificazione funzionale e architettonica delle Stazioni di Genova Principe e Genova Brignole: l'avvio dei lavori è previsto nel 2003;2. Corridoi autostradali e stradali:
Asse autostradale La Spezia- Parma - Verona e potenziamento Al2 tra S. Stefano Magra e Viareggio; l'avvio dei lavori è previsto nel 2003;
Complemento del corridoio tirrenico:
Adeguamento della. SS 28 "Colle di Nava": variante a monte dell'abitato di Imperia (Pontedassio -Imperia), variante abitato Chiusavecchia, variante abitato Pieve di Teco (Acquetico) - Ormea (Cantarana), Aurelia bis Imperia; l'avvio dei lavori è previsto nel 2003.3. Hub Portuali e Interportuali
Completamento degli allacci plurimodali (stradali e ferroviari) delle Piastre logistiche dei Porti di Genova, Savona, La Spezia, comprendente tra le altre, le seguenti opere:
- nell'ambito di Genova:
sistemazione accesso bacino di Voltri, compresi piazzali e viabilità per RO-RO, realizzazione autoporto e viabilità di collegamento, viabilità portuale del bacino di Sampierdarena, sistemazione lungomare Canepa;
- nell'ambito di Savona:
miglioramento viabilità accesso portuale e nuovo varco doganale, miglioramento accesso calata Nord - Vado Ligure per traffico RO-RO, accesso nuovo terminal multipurpose bacino Vado Ligure e accentramento nuovi varchi doganali, miglioramento tratte ferroviarie Porto Vado-Parco Doria e Parco Doria- Cairo Montenotte; variante SS 1 Aurelia Bis nella tratta Albisola Sup. -Savona, nuova bretella viaria Carcare-Predosa;
- nell'ambito di La Spezia:
ampliamento area sosta veicoli pesanti, realizzazione rampe per flussi di accesso, collegamento viario sotterraneo Terminal Ravano, completamento Tangenziale urbana (variante SS 1 Aurelia), completamento Aurelia bis tra S. Benedetto e nuovo casello autostradale di La Spezia Nord;
l'avvio dei diversi lavori negli Hub portual1 e interportuali sopraevidenziati è previsto tra il 2003 e il 2004, e la conclusione dei lavori è prevista nel 2007.4. Area metropolitana di Genova
Realizzazione di un adeguato collegamento tra le Autostrade Al0, A12, A7, e A26 a monte della città, compresa la sistemazione dei nodi di Voltri, San Benigno e Polcevera, al fine di decongestionare il traffico urbano e metropolitano, e assicurare una offerta di mobilità del corridoio Tirrenico-Nord Europa; l'avvio dei lavori è previsto nel 2004;
Sistemazione dei nodo di Rapallo, compreso lo svincolo autostradale e i tunnel tra Rapallo e Fontanabuona. e tra Rapallo e Santa Margherita; l'avvio dei lavori è previsto nel 2003 ;
Adeguamento della rete di linee della Metropolitana di Genova: tratta Brin - Canepari, tratta De Ferrali - Brignole, e prolungamento Brignole- Stadio-Staglieno; l'avvio dei lavori è previsto nel 2003.5. Infrastrutture nei comparti energetico e delle comunicazioni
L'attuazione delle infrastrutture relative ai comparti energetici e delle comunicazioni, e previste nel Programma approvato dal CIPE con la citata Delibera del 21 dicembre 2001, sarà regolata con appositi Atti aggiuntivi alla presente Intesa, anche con il coinvolgimento diretto dei Ministeri interessati e previa puntuale definizione sia della localizzazione delle opere che delle modalità di realizzazione;
Tenuto conto della grave carenza di progettazioni preliminari ed esecutive, relativamente a tutte le opere sopraindicate, le Parti convengono che il primo anno di attività dovrà essere dedicato, con un impegno tecnico e finanziario adeguato, ad una puntuale redazione e approvazione delle progettazioni necessarie alla cantierabilità delle singole opere.
Per la realizzazione di tali infrastrutture le Parti si impegnano inoltre, in attuazione della Legge Obiettivo, alla massima collaborazione, individuando congiuntamente per ciascuna opera: le modalità di copertura finanziaria (nazionale, regionale, comunitaria, mercato privato); le procedure autorizzative certe, la necessaria. chiarezza. nelle responsabilità e nei tempi di progettazione e di esecuzione, le sedi e gli strumenti per il monitoraggio sistematico dell'avanzamento delle azioni e delle opere e del mantenimento degli impegni assunti;
II Ministero dell'Interno, nel quadro delle proprie attribuzioni e funzioni, svolgerà ogni necessaria attività di prevenzione e vigilanza sui territorio, e sulle reti di mobilità in particolare, al fine di assicurare ogni utile azione idonea ad attenuare il disagio delle comunità locali e a favorire l'ordinato svolgimento delle attività di esecuzione delle opere secondo i programmi e i tempi previsti;
La Presidenza del Consiglio dei Ministri assicurerà, ove necessario e su richiesta dei soggetti sottoscrittori, adeguato coordinamento per l'attuazione di quelle attività che, per competenza, fossero attribuite a Dicasteri diversi da quelli che stipulano la presente Intesa Generale Quadro;
Le Parti convengono inoltre sul fatto che le infrastrutture individuate nel 1° Programma nazionale della Legge Obiettivo, così come approvato dal CIPE il 21 dicembre 200 l, non esauriscono gli obblighi e gli impegni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e de1le Aziende da questo vigilate, nei confronti delle situazioni di "criticità" infrastrutturale della Regione Liguria. Pertanto le Parti concordano di procedere ad una verifica congiunta, entro 4 mesi dalla sottoscrizione della presente Intesa Genera1e Quadro, delle Intese Istituzionali e degli Accordi di Programma sottoscritti nel corso dell'ultima. legislatura nei diversi settori infrastrutturali di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (che ha unificato le funzioni in precedenza. attribuite al Ministero dei Lavori Pubblici. e al Ministero dei Trasporti e della Navigazione), al fine di individuare congiuntamente le priorità programmatiche nei settori infrastrutturali rispetto alle quali, alla luce de1 mutato ordinamento costituzionale, le Parti riterranno di dover cooperare dal punto vista procedurale e finanziario in tempi definiti; a tal fine il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si impegna fin d'ora a sostenere, con risorse proprie e/o delle Aziende vigilate, gli oneri economici per le progettazioni di specifiche opere rientranti fra quelle per le quali le Parti determineranno di collaborare.
Le Parti si impegnano, nel rispetta dell'ordinamento costituzionale e della lealtà a questo dovuta, ad attuare con spirito di costante collaborazione la presente Intesa Istituzionale Quadro, ricercando ogni opportuna soluzione idonea a conseguire gli obiettivi nelle premesse indicati anche con specifici Atti aggiuntivi alla presente Intesa, per la crescita. sociale ed economica. della Regione Liguria integrata con il Paese e con l'Unione Europea.Roma, 6 marzo 2002Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi
Il Ministro del1e Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi
Il Ministro dell'Interno, Claudio Scajola
Il Presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti |
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