Il consiglio di amministrazione del gruppo italiano Coeclerici ha approvato oggi il bilancio d'esercizio 2001. Il fatturato consolidato è stato di 752,3 milioni di euro, con un incremento del 20,5% rispetto ai 623,8 milioni di euro nel 2002; l'utile netto consolidato si è attestato a 7,2 milioni di euro, con un aumento del 32,7%.
I risultati sono stati definiti estremamente soddisfacenti dal gruppo - uno dei più importanti operatori mondiali nel settore dell'armamento transoceanico, della logistica e del trading di materie prime - anche «alla luce del difficile contesto macroeconomico che ha caratterizzato l'anno concluso».
I volumi intermediati dal gruppo italiano sono aumentati in tutti e tre i settori di attività: nel 2001 il settore Shipping ha trasportato circa 52 milioni di tonnellate di rinfuse secche (+8,3%), il settore Carbometal ha intermediato 8,2 milioni di tonnellate (+13,9%) ed il settore Logistics ha movimentato e trasportato 14,6 milioni di tonnellate (+6,6%).
Le performance del gruppo - ha specificato la Coeclerici - sono state ancor più significative considerando che la crisi generale è stata particolarmente acuta nel settore siderurgico, che rappresenta il settore di riferimento sia per lo Shipping che per la Logistica, e che diversi importanti Paesi in cui il gruppo è operativo (Giappone, Paesi dell'America Latina) hanno attraversato nel secondo semestre 2001 un periodo di recessione, con tassi di crescita negativi. I brillanti risultati - ha sottolineato la società - sono il frutto della strategia attuata dal gruppo Coeclerici negli ultimi anni, volta, in particolare, ad intraprendere azioni tali da stabilizzare i ritorni economici anche in periodi di ciclo negativo, come la conclusione di contratti a medio-lungo termina e la prestazione di servizi a remunerazione fissa (gestione del pool di navi per lo Shipping, fuel management ed agenzie per il settore Carbometal).
Nel 2001 il settore Shipping ha registrato un fatturato pari a 499,2 milioni di euro. La performance del settore - ha precisato la Coeclerici - è stata positiva sia nel comparto delle navi Capesize che Panamax, nonostante il forte calo registrato dal mercato dei noli nella seconda metà del 2001. Ricordiamo che nel 2001 la divisione Shipping della Coeclerici ha concluso un accordo con il gruppo greco Ceres Hellenic per la costituzione della joint venture Coeclerici Ceres Bulk Carriers, diventata uno dei principali operatori mondiali del trasporto marittimo di rinfuse secche (inforMARE del 20 giugno 2001).
Il settore Carbometal ha chiuso il 2001 con un fatturato di 216 milioni di euro (+61%) ed un utile operativo di 8,6 milioni di euro (+26%), mentre il settore Logistics ha registrato anch'esso una crescita del fatturato (41 milioni di euro) e dell'utile operativo (3,6 milioni di euro, +20%).
«Nel corso del 2002 - ha annunciato il presidente della società, Paolo Clerici - il gruppo proseguirà nell'attuazione di strategia per la stabilizzazione della redditività. In particolare è intenzione del gruppo diversificare il portafoglio dei contratti in termini di settori di attività serviti al fine di ridurre al massimo i rischi di volatilità connessi a settori molto soggetti ai cicli di mercato». «Le previsioni per il 2002 - ha proseguito Paolo Clerici - sono positive e in crescita sia per lo Shipping che per la Logistica, divisione in cui, nel corso dell'anno, diventeranno operativi diversi importanti progetti. Anche il settore Carbometal è stimato in crescita, anche se è difficile prevedere di poter replicare le straordinarie performance del 2001». |
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