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Il negativo risultato del settore merci pesa sul bilancio semestrale del gruppo ferroviario elvetico SBB CFF FFS
Nel primo semestre il numero dei passeggeri è cresciuto del 5,2%, mentre le merci trasportate sono diminuite del 10,4%
2 settembre 2002
Nel primo semestre di quest'anno le ferrovie federali elvetiche SBB CFF FFS ha rilevato un sensibile incremento del numero di passeggeri e un calo nel comparto merci. Nel periodo gli introiti derivanti dal traffico ferroviario sono diminuiti di 40,3 milioni di franchi svizzeri, scendendo a 415,4 milioni. Il solo traffico merci ha registrato un calo di introiti di 64.2 milioni di franchi. Il risultato operativo è stato di 31,1 milioni di franchi, contro 158,9 milioni di franchi nella prima metà del 2001. Complessivamente il ricavo d'esercizio del gruppo ferroviario è stato di 2.993,2 milioni di franchi, con un aumento di 48,6 milioni sul primo semestre dello scorso anno; la spesa d'esercizio è cresciuta di 176,4 milioni rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, attestandosi a 2.962,1 milioni; con 31,1 milioni di franchi, il risultato operativo ha registrato un calo di 127,8 milioni di franchi rispetto ai primi sei mesi 2001; l'EBIT (introiti prima del pagamento di interessi e imposte) è sceso di 148,8 milioni a 125.5 milioni; il risultato operativo dell'intero periodo è stimato a 60,2 milioni di franchi, mentre nel primo semestre dello scorso anno era ammontato a 199,4 milioni di franchi. «Questo risultato - ha precisato l'azienda - è fortemente influenzato dalla vendita parziale delle partecipazioni in TDC (Sunrise) (società di telecomunicazioni, ndr): nel corso di quest'anno il ricavo registrato ammontava a 59 milioni di franchi rispetto ai 117,8 del 2001».
Nel primo semestre del 2002 il numero dei passeggeri trasportati è cresciuto del 5,2% ad un totale di 156,4 milioni di persone; il numero dei viaggiatori-chilometri trasportati è aumentato a 5.850 milioni. In questo settore gli introiti del traffico sono stati di 40,8 milioni di franchi superiori a quelli dello scorso anno e si attestati a 873,7 milioni.
Nel comparto merci i volumi trasportati nei primi sei mesi del 2002 sono calati sensibilmente. In totale sono state trasportate 27.083 milioni di tonnellate di merci, il 10,4% in meno rispetto alla prima metà dello scorso anno. La quantità delle tonnellate-chilometri trasportate è scesa del 12,7%, passando da 5.530 a 4.828. Il volume di merci trasportate nel traffico nazionale interno ha registrato un calo del 3,4%, mentre il traffico di transito internazionale è sceso del 16,3%. «Le cause di questa diminuzione dei volumi di merci trasportate - ha spiegato SBB CFF FFS - risiedono da una parte nella negativa situazione congiunturale internazionale. In particolare il crollo congiunturale in Italia e la persistente debolezza congiunturale in Germania nei settori sensibili ai mutamenti ciclici dell'economia (ad esempio l'acciaio), si sono ripercossi negativamente sulle cifre dei trasporti merci. Nel solo settore dei rottami ad esempio è stato registrato un calo del 34%. D'altro canto, le ripetute interruzioni causate dalle intemperie e dagli incidenti hanno complicato la situazione sulla linea nord-sud. Lo scontro tra due locomotori a Chiasso ha quasi totalmente paralizzato il traffico merci durante quattro settimane. Sulla linea internazionale di Luino, invece, due frane hanno completamente interrotto i trasporti per cinque settimane. La conseguenza è stata che una parte dei trasporti merci si sono riversati sull'asse del Brennero o su strada e saranno difficili da riconquistare». La società ha stimato le perdite causate dalle interruzioni della linea nord-sud a 25 milioni di franchi, ossia 260 milioni di tonnellate-chilometri, un dato che corrisponde a circa il 5% dell'intera prestazione semestrale. «Al calo - ha precisato SBB CFF FFS - ha contribuito anche il trasferimento dei carri ferroviari dell'autostrada viaggiante di proprietà delle FFS (San Gottardo) alla nuova società Ralpin sul corridoio del Lötschberg, un asse di transito con un profilo delle gallerie di 4 metri (inforMARE del 4 giugno 2001, ndr). Lo spostamento del materiale rotabile ha fatto segnare un calo di 130 milioni di tonnellate al chilometro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il dato corrisponde al 2,5% dell'intera prestazione semestrale». «Nonostante queste diminuzioni del traffico merci - ha affermato il gruppo ferroviario svizzero - la rotaia dovrebbe mantenere la propria alta quota di mercato corrispondente a circa due terzi del traffico di transito attraverso le Alpi, e ciò in considerazione del fatto che il traffico merci su gomma registrerà cali più consistenti nel primo semestre 2002».
La società ferroviaria elvetica ha sottolineato come, nonostante l'attuale difficile situazione congiunturale, prosegua l'ampliamento delle prestazioni nel settore merci necessario al trasferimento del traffico su rotaia. Sarà però rivista la struttura dei costi aziendali, con l'obiettivo di ridurre sensibilmente i costi di gestione. Nel primo semestre di quest'anno la società ha registrato una crescita di 76,8 milioni delle spese per il personale (+5,4%), che sono ammontate a 499 milioni di franchi svizzeri sia a seguito di nuove assunzioni per far fronte alla carenza di personale, in particolare di quello viaggiante, che agli adeguamenti salariali di fine anno.
SBB CFF FFS prevede comunque che il risultato operativo per l'intero 2002 si assesterà sensibilmente al di sotto di quello registrato lo scorso anno. «Anche un'eventuale ripresa congiunturale nel secondo semestre del 2002 - è stato spiegato - non sarà in grado di compensare gli sviluppi negativi dell'economia avvenuti durante il primo semestre».
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