Dopo aver più che raddoppiato quest'anno il numero di passeggeri italiani (
inforMARE del
31 ottobre 2002), Festival Crociere si appresta ad incrementare del 50% la sua offerta di posti nell'Italia meridionale con il varo di progetto mirato alla valorizzazione del turismo nel Mezzogiorno e all'utilizzo intensivo delle strutture e dei servizi portuali.
Quest'anno, nel centro e sud Italia, il gruppo crocieristico ha portato le sue navi nei porti di Bari, Napoli, Messina, Palermo e Civitavecchia e in futuro intende incrementare l'offerta, inserendo altri scali, per sfruttare appieno la durata della stagione crocieristica, che in questa regione è particolarmente prolungata. «Per noi - ha confermato oggi il presidente di Festival Crociere, Giorgio Poulides - le destinazioni del Mezzogiorno italiano sono e diventeranno sempre più i Caraibi del Mediterraneo».
Il piano di Festival prevede un radicamento stabile della compagnia e dei suoi servizi in tutti i principali porti del sud, in particolare con l'acquisizione di quote di partecipazione nei terminal passeggeri di Napoli, Civitavecchia e Bari. Festival ha allo studio anche progetti mirati di valorizzazione ulteriore delle risorse artistiche , culturali e archeologiche del sud, sulla falsariga delle escursioni notturne a Pompei realizzate per la prima volta in questa stagione. E' inoltre già in fase di attuazione un progetto mirato a valorizzare a bordo delle navi la cultura mediterranea nelle sue molteplici espressioni, anche culinarie.
Festival ha ricordato che il suo radicamento nel Mezzogiorno sta già producendo consistenti ricadute: secondo recenti analisi e studi, ogni crocierista a terra contribuisce al commercio locale con una spesa di circa 50 euro. L'indotto diretto in servizi portuali generato dalle navi Festival - ha precisato la compagnia - è quantificabile in circa 20mila giornate-uomo, senza considerare le forniture di bordo, i servizi turistici e le ricadute sulla ristorazione e il commercio.