Firmato stamani il decreto interministeriale che riguarda le unità di oltre 5.000 tpl e più di 15 anni d'età
Il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, hanno firmato questa mattina il decreto interministeriale che stabilisce il divieto di accesso ai porti italiani e ai terminal offshore alle navi cisterna a scafo singolo di portata superiore alle 5.000 tonnellate e con più di 15 anni d'età.
In merito al ritardo con cui il tema delle petroliere a scafo singolo è stato affrontato dall'UE, Lunardi ha precisato in sede comunitaria se n'è parlato a seguito dell'incidente alla nave
Prestige negli ultimi mesi del 2002, ma - ha detto il ministro - non c'è stato tempo per approvare alcuna misura a causa del lungo iter a cui sono sottoposti i provvedimenti comunitari. «C'è però - ha sottolineato - l'intenzione di accelerare i tempi e c'è anche un atteggiamento da parte della commissaria (Loyola de Palacio, responsabile del settore Energia e Trasporti, ndr) ad essere favorevole al fatto che ogni nazione incominci a fare questi decreti, come quello che abbiamo fatto noi oggi».